Per sapere se conviene immatricolare un’auto come autocarro, bisogna per prima definire la differenza ai fini fiscali che si ha tra autovetture, auto, SUV, macchine ed autocarri aziendali per poter verificare l’effettivo risparmio di imposte e tasse, del bollo auto, dell’assicurazione, per scaricare i costi deducibili ai fini IRES o la detrazione dell’Iva.

Come definire un auto come autocarro ai fini fiscali

Immatricolare un’auto come autocarro, non permette automaticamente di detrarre i costi dal reddito delle società a cui sono intestate, in quanto è sempre fondamentale provare l’inerenza.

Alcuni immatricolano autovetture come autocarri che in realtà sono destinate al solo utilizzo del mezzo a fini personali e non sono inerenti l’attività d’impresa . [tweet_box design=”box_09″ float=”none”]Conviene immatricolare l’auto come autocarro?[/tweet_box] Per definire ai fini fiscali un auto come autocarro esiste una formula dettata dall’Agenzia delle Entrate per verificare se il veicolo di massa inferiore alle 3,5 tonnellate e con codice carrozzeria F0 (si trova nel libretto di circolazione) è considerato come autocarro, bisogna prendere i dati del libretto e applicare la seguente formula: I= Potenza in kw / (portata in Tonnellate – tara in tonnellate) se il risultato di questo rapporto è superiore a 180 il veicolo è considerato un autoveicolo, mentre in caso contrario è un autocarro, da questo ne consegue la deducibilità fiscale. Sono deducibili fiscalmente le auto se:

  • utilizzati esclusivamente come auto aziendali e quindi utilizzo 100% dell’impresa;
  • utilizzo dell’auto da parte dell’amministratore;
  • utilizzo promiscuo dell’auto da parte del dipendente;
  • utilizzo personale del dipendente;
  • utilizzo solo per i dipendente (indistintamente indicati).

Per ognuno di questi utilizzi viene previsto un regime fiscale in capo alla società che acquista l’auto ai fini della deducibilità del costo e della detrazione dell’IVA.

L’assicurazione autocarro è vantaggiosa?

Esistono alcuni veicoli, come per esempio i SUV, che sono vere e proprie automobili ma possono essere immatricolati come autocarri.

Questo spesso porta vantaggi in termini economici, perché permette un risparmio di alcune spese come per esempio il bollo e i pedaggi stradali. Per quanto riguarda l‘assicurazione, invece è opportuno fare una valutazione di convenienza che prenda in considerazione vari aspetti. Le differenze tra un’assicurazione autocarro e una RC auto sono tre:

  • nel primo caso a determinare il premio è la portata, in termini di peso, del mezzo e non la cilindrata. Questo elemento è importante perché essendo i SUV di alta cilindrata ma di bassa portata può questa scelta essere economicamente conveniente;
  • nel secondo caso di un’ immatricolazione come autocarro, la classe di merito non potrà essere trasferita. E quindi, sarà necessario valutare a quale categoria si rinuncia e se ci sono elementi nel contratto di assicurazione che compensano questa perdita;
  • Come ultimo elemento di differenziazione è il numero di sinistri che si possono causare durante l’anno.L’assicurazione autocarri ha un limite di massimo due incidenti in  12 mesi. Dopo il secondo sarà necessario pagare un costo aggiuntivo rispetto alla polizza stipulata in origine.

Sanzioni e multe per i falsi autocarri

Sono due le tipologie di infrazioni: la prima riguarda la ripresa della tassazione dei costi dedotti in modo illegittimo dal contribuente e la seconda riguarda una sanzione per trasportare persone automezzi che sono stati destinati al trasporto di cose. Per questa ultima infrazione la multa va da 389 al € 1559 a cui aggiungere anche la sospensione della patente da uno a sei mesi (art 82 del Codice della Strada). Leggi anche: Bollo auto storiche: veicoli di 20 e 30 anni quanto pagano? Bollo auto 2016: tutti i casi di esenzione dal pagamento Bollo auto non pagato: come calcolare la prescrizione Bollo auto non pagato: provvedere con il ravvedimento operoso