Il virus si trasmette anche attraverso l’uso delle banconote. Al mondo non c’è nulla di più sporco e infetto della moneta che viene maneggiata da tutti. Benché non vi siano evidenze e le banconote appaiano pulite, sono veicolo di trasmissione di Covid-19.

A rivelarlo è uno studio scientifico australiano (Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation – Csiro) che ha analizzato migliaia di biglietti di vario taglio. Gli scienziati hanno rilevato che i virus hanno mediamente una permanenza di diverse ore sulle banconote e che l’unico modo per non venirne in contatto è disinfettarle.

La Cina punta ad abolire le banconote

In Cina hanno tentato di farlo, ma l’impresa è faraonica. Quindi, l’unico consiglio è disinfettarsi sempre le mani, soprattutto dopo aver maneggiato denaro, sia esso di carta o di metallo. Pechino sta quindi sperimentando una versione digitale dello yuan o renminbi, la moneta nazionale, al fine di abbandonare al più presto l’utilizzo fisico delle banconote.

Ci vorranno ancora anni, ma il sistema tecnologico e bancario che sta mettendo a punto la rivoluzione digitale è molto più avanti che da noi. L’accelerazione in questo senso sta arrivando dal governo, proprio per via del coronavirus. L’obiettivo è quello di evitare che la popolazione cinese si ammali entrando in contatto con banconote infette. Per questo, sono state condotte sperimentazioni in alcune città pilota, come Shenzhen e Pechino con ottimi risultati.

La Cina potrebbe quindi presto non stampare più banconote e passare entro 2-3 anni ai pagamenti digitali. Già oggi i pagamenti elettronici in Cina sono molto diffusi e anche per un semplice caffè si usano carte prepagate e smartphone. Anche prendere l’autobus o la metropolitana a Sghangai è completamente digitalizzato, così come andare in taxi. Ci sono poi supermercati che già adesso non accettano più pagamenti in contati.

Gli italiani usano ancora troppo il contante

E da noi, come vanno le cose? Benché il governo Conte stai stimolando i pagamenti elettronici, vi è ancora molta riluttanza a utilizzare bancomat o carte di credito.

Molti bar e ristoranti, tacciati di veicolare maggiormente il virus, faticano a recepire i pagamenti elettronici. Come anche ad emettere scontrini fiscali.

L’azione del governo in Italia, volta a utilizzare sempre meno monete e banconote, è infatti indirizzata più a combattere l’evasione fiscale che nemmeno il Covid-19.

E’ una questione di mentalità e di arretratezza culturale rispetto ad altri Paesi. In Italia, vuoi per abitudine, vuoi per malfidenza verso le banche, si continua a riscuotere la pensione in contanti in Posta. Molti non hanno nemmeno il conto corrente e non hanno mai utilizzato un bancomat o una carta di credito.

Meglio usare bancomat e carte di credito

L’utilizzo del contante in tempi di coronavirus è però rischioso. Come hanno sottolineato gli scienziati australiani, il coronavirus viene trasmesso principalmente per via aerea, ma lo stesso si deposita anche sugli oggetti che tocchiamo ogni giorno. E le banconote sono le più utilizzate da tutti. Sono necessarie altre ricerche per capire meglio il grado di trasmissione del virus attraverso le superfici, ma una cosa è certa: senza igiene frequente delle mani, il rischio di contrarre infezioni dopo aver maneggiato banconote aumenta.