“La gente dice che il denaro non è la chiave della felicità, ma ho sempre immaginato che se hai abbastanza denaro, puoi farti fare una chiave” affermava Joan Rivers. In effetti non si può negare come i soldi si rivelino fondamentali in diverse circostanze della vita quotidiana. Non sempre, però, si dispone del denaro necessario a fronteggiare le varie spese. Questo soprattutto a causa di stipendi e pensioni che spesso hanno importi molto bassi da non riuscire a soddisfare le esigenze personali.

Per questo motivo è bene iniziare a muovere i primi passi fin da giovani e optare per delle soluzioni che possano permettere di ottenere un trattamento pensionistico più alto. In particolare determinate categorie di lavoratori possono aderire al versamento volontario per aumentare l’importo delle pensioni. Ecco di chi si tratta.

Il versamento volontario che fa aumentare la pensione, quali categorie di lavoratori possono aderire

In base a quanto si evince dal sito dell’Enpam, i professionisti che operano in convenzione o accreditamento con il Servizio Sanitario Nazionale possono aumentare l’importo del trattamento pensionistico grazie alla cosiddetta aliquota modulare. In pratica i soggetti interessati devono provvedere al versamento volontario di un’aliquota contributiva aggiuntiva compresa tra l’1 e il 5%, fermo restando la quota a carico dell’azienda sanitaria locale.

Sugli importi versati, inoltre, è possibile beneficiare dei vantaggi fiscali della deducibilità. Questo vuol dire che i soggetti interessati hanno la possibilità di incrementare i propri risparmi previdenziali semplicemente versando più contributi. A poter beneficiare di tale opportunità, sono:

  • gli iscritti con un rapporto di convenzione in corso come medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, addetti alla continuità assistenziale e all’emergenza territoriale;
  • gli specialisti esterni accreditati ad personam.

Come presentare richiesta

I soggetti interessati ad aderire all’aliquota modulare devono presentare apposita richiesta entro il 31 gennaio alla propria Asl.

Una volta presentata la domanda, quest’ultima risulterà valida anche per gli anni successivi. Bisognerà rispettare sempre il termine del 31 gennaio nel caso in cui si debba presentare una richiesta di revoca.

Altre soluzioni per aumento l’importo del trattamento pensionistico

Nel caso in cui non si possa fruire dell’aliquota modulare, è possibile optare per altre soluzioni che consentono di aumentare l’importo delle pensioni. Tra queste si annovera il riscatto dei periodi non coperti da contribuzione grazie al versamento di una cifra interamente deducibile.

È possibile, inoltre, creare un fondo complementare attraverso l’adesione al Fondo Sanità. Quest’ultimo è un fondo riservato agli operatori del settore sanitario che garantisce la deducibilità degli importi fino a oltre cinque mila euro.