A breve dovrai cambiare la tua auto, hai macinato oltre 300.000 km e il meccanico ti ha chiesto un pò troppi soldi per rimetterla a nuovo.

Ora sei indeciso se acquistare un’auto a motore termico, benzina o diesel, oppure andare su un’auto elettrica o comunque ibrida ricaricabile. Hai molti dubbi ancora, vorresti comprare l’auto elettrica anche grazie agli ecoincentivi 2022, però nella tua città le colonnine di ricarica sono quasi assenti. Ce nessuno solo 3 e c’è sempre la fila per la ricarica.

La soluzione al problema potrebbe essere il superbonus 110. Si proprio lui, l’agevolazione per la ristrutturazione delle case.

Dunque con il superbonus puoi acquistare anche la colonnina di ricarica per l’auto elettrica. Ciò vale sia se abiti in un edificio condominiale sia se hai una casa indipendente.

Il superbonus per gli interventi agevolati di risparmio energetico e riduzione del rischio sismico

Il superbonus 110, ex art.119 del DL 34/2020, decreto Rilancio,  è l’agevolazione introdotta dallo Stato per sostenere gli interventi di ristrutturazioni degli immobili residenziali. Non deve per forza trattarsi di prima casa o dell’abitazione principale.

Il Superbonus copre i seguenti lavori detti trainanti:

  • interventi di isolamento termico dell’edificio (cappotto);
  • sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale sulle parti comuni;
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari di edifici plurifamiliari funzionalmente indipendenti;
  • interventi antisismici.

Se eseguiti congiuntamente a quelli appena elencati, dunque se si rispettano tempi precisi, sono agevolati anche i seguenti lavori (trainati): interventi di efficientamento energetico;  installazione di impianti solari fotovoltaici e sistemi di accumulo; infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici; interventi di eliminazione delle barriere architettoniche (16-bis, lettera e del Tuir).

Qui trovi la scheda aggiornata degli interventi ammessi al superbonus.

Il superbonus per la colonnina di ricarica dell’auto elettrica

In base a quanto detto finora, anche gli interventi di installazione delle colonnine di ricarica per le auto elettriche, possono prendere il 110.

A monte è necessario che sia effettuato un lavoro più importante, quale ad esempio il cappotto termico sull’edificio.

Detto ciò, è possibile prendere il 110 per le colonnine di ricarica considerando i seguenti limiti di spesa:

  • 2.000 euro per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno;
  • 1.500 euro per gli edifici plurifamiliari o i condomìni che installino un numero massimo di otto colonnine;
  • euro 1.200 per gli edifici plurifamiliari o i condomìni che installino un numero superiore a otto colonnine.

Ad esempio, in un edificio in condominio composto da 30 unità immobiliari e 30 pertinenze, è possibile agevolare l’installazione di non più di 30 infrastrutture di ricarica. Difatti, per il calcolo dei limiti di spesa della colonnine di ricarica, le eventuali pertinenze dell’immobile non devono essere conteggiate a parte.

Nella circolare n° 23/E, l’Agenzia delle entrate ha chiarito che l’agevolazione spetta:

sia nell’ipotesi in cui tali infrastrutture siano al servizio dell’intero condominio, e dunque collegate all’utenza condominiale (POD), e sia nell’ipotesi in cui siano a servizio del singolo condòmino (collegate dunque al rispettivo POD, ad esempio, in garage).