Rimborso 730 il quesito di un nostro lettore:

Le scrivo a nome della Sig.ra …., di cui ho la delega per occuparmi di questo rimborso, e ho letto con estremo interesse l’articolo riguardante i rimborsi IRPEF per colf e badanti senza sostituto d’imposta.

La signora, ha maturato un credito IRPEF su modello 730 di € 900,00, certificato in data 30.01.2018, ed estratto per il pagamento il 10.03.2018. Secondo il funzionario capo dei rimborsi IRPEF dell’Agenzia delle Entrate di Udine, il rimborso doveva avvenire entro 30 gg, e pertanto entro il 30.04.

18, data scritta di suo pugno sul documento che Le allego, e che porta anche la dicitura ” a breve saranno disponibili i dati del pagamento “.

Non avendo ricevuto niente, ho presentato in data 19.04.18 un sollecito scritto, mentre questa mattina mi sono recato per l’ennesima volta all’Agenzia delle Entrate per avere notizie. Il responsabile del team rimborsi, mi ha comunicato di aver ricevuto una mail dove gli veniva precisato che i rimborsi avrebbero avuto uno slittamento di 2/3 mesi, praticamente a giugno ( forse! ).

Preciso che la Sig.ra ha regolarmente comunicato il codice IBAN, come compare sul documento che Le invio.

Nel sollecito scritto fatto il 19.4, veniva anche precisato che il rimborso era particolarmente urgente perchè doveva essere inviato in Ucraina per una operazione chirurgica di un congiunto.

Non voglio fare commenti sul comportamento dell’Agenzia delle Entrate, facilmente intuibili, ma Le chiedo: ha qualche strada da suggerirmi per sollecitare ed avere il rimborso a breve termine? Le preciso anche che sembra che nella stessa situazione della Sig.ra, siano più di 500 persone!

La ringrazio anticipatamente, e La saluto con stima.

Risposta

Spesso per i lavoratori domestici i tempi di pagamento del credito sono più lunghi, in quanto effettuati direttamente dall’Agenzia delle Entrate: solitamente vengono erogati entro la fine dell’anno.

La dichiarazione redditi presentata dalla signora riguarda l’anno 2016 e un stato di rimborso convalidato al 30/01/2018, questi dati si evincono nel documento allegato alla mail del quesito.

Il mio consiglio, visto che già ha fatto due solleciti senza una risposta esauriente, è di presentare una diffida intimando il pagamento del dovuto, tramite pec all’agenzia delle entrate.

Fac – simile

Oggetto: Diffida ad adempiere ex art.1454 c.c.  per rimboso 730 per anno 2016 (inserire dati del della convalida rimborso) ________

Io sottoscritto (inserire tutti i dati)_____________________in riferimento alla domanda di Rimborso per € ___ come si evince da 730 anno ___ regolarmente presentato in data____, e da rimborso convalidato da voi in data ____ dall’Ufficio di ______ ,  con la presente

chiedo

 il pagamento della somma dovuta, che doveva avvenire in data ____ come da voi convalidato, ho  provveduto ad effettuare due solleciti: in data ______ e in data____ (si allega alla presente copia dei solleciti), senza nessun esito.

Tutto ciò premesso e considerato, con la presente vi intimo e diffido ad adempiere ai sensi e per gli effetti dell’art. 1454 del Codice Civile entro e non oltre i 15 giorni dal ricevimento della presente, mi riservo di agire presso le competenti sedi per il risarcimento dei danni subiti e dei diritti violati.

Città _______il_______

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