In vista del nuovo anno il reddito di cittadinanza dal 2021 al 2022 si rinnova automaticamente? Oppure bisogna fare qualcosa? Vediamo di fare chiarezza al riguardo. Per evitare che poi, nel passaggio dal 2021 al 2022, l’erogazione del sussidio venga sospesa.

Prima di tutto, in merito, c’è da dire che il reddito di cittadinanza dal 2021 al 2022 non si rinnova automaticamente. In quanto l’RdC, da quando viene accettata la domanda, ha una validità che è pari a 18 mensilità erogate. Mantenendo chiaramente i requisiti di accesso.

Dopodiché occorre ripresentare la domanda al fine di ottenere, dopo 18 mensilità caricate sulla carta PostePay RdC, l’erogazione per altri 18 mesi.

Il reddito di cittadinanza dal 2021 al 2022 si rinnova automaticamente oppure bisogna fare qualcosa?

Quindi, il reddito di cittadinanza dal 2021 al 2022 non si rinnova automaticamente. Ma nello stesso tempo bisogna fare qualcosa. Ovverosia, presentare la DSU al fine di ottenere il nuovo ISEE 2022 che avrà poi validità fino al 31 dicembre del prossimo anno.

Il reddito di cittadinanza dal 2021 al 2022 non si rinnova automaticamente, ma bisogna quindi fare qualcosa. Dato che l’attuale ISEE in corso di validità, che permette di percepire il sussidio, andrà in scadenza, in automatico, il prossimo 31 dicembre del 2021.

Come aggiornare l’ISEE nel 2022 al fine di continuare a percepire il sussidio

Per aggiornare l’ISEE, presentando una nuova DSU per il reddito di cittadinanza dal 2021 al 2022, c’è la procedura online. Dal sito Internet dell’INPS accedendo con un’identità digitale da questo link. Ovverosia, muniti di Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID), di Carta Nazionale dei Servizi (CNS) oppure di Carta di Identità Elettronica (CIE). Oppure ancora, è possibile rivolgersi sul territorio ai patronati o ai Centri di Assistenza Fiscale (CAF). Avendo cura di preparare, in largo anticipo, tutti i documenti necessari così come è riportato in questo articolo. In particolare, per il reddito di cittadinanza dal 2021 al 2022, tra i documenti da presentare per l’ISEE ci sono quelli relativi alle giacenze medie annue dei conti correnti.

E le attestazioni relative al patrimonio. Dagli immobili agli investimenti, e passando per i risparmi. Includendo pure l’eventuale possesso di buoni postali.