Avere il reddito di cittadinanza aumentato a ben 1700 euro base per tutti. Vediamo al riguardo cosa c’è di vero e cosa invece no. Considerando anche il fatto che negli ultimi mesi, invece, sull’RdC in Italia, da parte di alcune forze politiche, c’è stato il pressing per l’abolizione del sussidio fortemente voluto dall’M5S.

Per il reddito di cittadinanza aumentato a 1700 euro base per tutti, prima di tutto, c’è da dire una cosa. Che la misura di cui si parla non è l’RdC.

Ma il cosiddetto RdB. Che è il Reddito di Base, e che non è altro che l’ipotesi di un sussidio che, su scala europea, sarebbe riconosciuto ai cittadini indipendentemente dal reddito. Ed anche indipendentemente dalla propria condizione lavorativa.

Il reddito di cittadinanza aumentato a 1700 euro base per tutti: cosa c’è di vero e cosa invece no?

Quindi, non è vero che in Italia il reddito di cittadinanza sarà aumentato a 1700 euro base per tutti, anzi. Visto che, con la crisi di Governo, è a rischio non solo il piano di riforme dell’Esecutivo che è guidato dall’attuale premier dimissionario Mario Draghi. Ma anche, per certi versi, la sopravvivenza del sussidio stesso. A partire dal prossimo anno. Vediamo allora come e perché.

L’M5S apre la crisi di Governo, l’RdC è una delle cause

La difesa del reddito di cittadinanza, tra l’altro, è una delle priorità che sono state fissate dall’M5S guidato dall’ex premier Giuseppe Conte, e che hanno sostanzialmente aperto la crisi di Governo. E questo perché, da Fdi che è all’opposizione, ma anche da parte di alcuni partiti del centrodestra che finora hanno sostenuto il Governo Draghi, negli ultimi mesi ci sono state forti pressioni politiche per abolire o comunque per depotenziare il sussidio. Inoltre, proprio per il reddito di cittadinanza, nei mesi scorsi pure l’ex premier Matteo Renzi sul sussidio aveva annunciato una raccolta di firme per l’abolizione.