Fino a quando si è obbligati al mantenimento della ex moglie? Aldilà dei requisiti base che danno diritto all’assegno di divorzio, ci sono scadenze temporali precise o anche il mantenimento, forse più del matrimonio, è “finché morte non ci separi?”. Ci ha scritto a tal proposito Renato da Sassari, prossimo alla pensione e divorziato per sapere se, quando smetterà di lavorare, sarà ancora tenuto a versare l’assegno di divorzio alla ex moglie.

Assegno divorzio: quanto scatta la revoca o la riduzione?

Senza entrare troppo nel merito del “quantum” dovuto (visto che in proposito ci sono stati cambi di interpretazione recenti e drastici di cui ci siamo già occupati e che superano il concetto del tenore di vita da sposati) l’assegno di mantenimento, riconosciuto in sede di separazione, dura tutta la vita, a meno che non sopraggiungano elementi nuovi che potrebbero determinarne la revoca  o il ricalcolo con conseguente riduzione.

Il caso più comune è quello in cui cambia la condizione economica di uno dei due: l’ex moglie che trova un lavoro ad esempio può perdere il diritto al mantenimento così come, in prospettiva speculare, il soggetto obbligato che per cause a lui non imputabili perde il lavoro può chiedere un adeguamento dell’importo dell’assegno.

C’è poi l’ipotesi, non infrequente, in cui uno dei due ex si rifaccia una vita: se il beneficiario dell’assegno di divorzio ha una nuova relazione stabile di cui viene fornita prova (anche senza convivenza) potrebbe perdere il diritto al mantenimento; analogamente la parte tenuta al versamento che ha un nuovo figlio può chiedere la revisione dell’assegno se l’importo precedentemente calcolato gli impedisce di occuparsi economicamente del nuovo arrivato.

Mantenimento: il pensionato è tenuto a versare l’assegno all’ex moglie?

Nel caso che ci viene proposto dal nostro lettore sardo, quindi, tendenzialmente, il soggetto è tenuto al pagamento dell’assegno di mantenimento anche quando va in pensione a meno che appunto non si presenti una delle condizioni appena viste e che possono rappresentare presupposto di revoca o riduzione (ma questo è vero indipendentemente dall’evento pensionamento).