Riparte l’occupazione e la ricerca di lavoro. Dopo l’anno orribile del 2020, caratterizzato da chiusure, restrizioni e difficoltà di ogni genere legate alla pandemia, le aziende private hanno ricominciato ad assumere.

La ripresa della occupazione, benché disomogenea nelle varie regioni d’Italia evidenzia come le figure più ricercate siano quelle legate alle nuove opportunità di sviluppo e crescita. Ci si riferisce in particolare ai settori energetici, delle telecomunicazioni e digitale.

Boom di annunci ricerca lavoro

Dopo un inizio drammatico, con pochissime opportunità lavorative per chi era alla ricerca, il primo semestre 2021 si è chiuso con un aumento complessivo del 62% degli annunci di lavoro disponibili online.

Un balzo importante, comprensibile se si considerano le difficoltà registrate in tutto il 2020. Al contempo, però, negli ultimi sei mesi si è registrato un calo del 9,6% del numero di persone in cerca di una nuova occupazione.

E’ quanto rivela l’Osservatorio sul mercato del lavoro in somministrazione condotto da Jobtech, prima agenzia italiana per il lavoro digitale. Questo divario sembra un paradosso, ma si spiega considerando le problematiche del comparto lavorativo nel primo semestre del 2021.

Pochi, in questa situazione, si sono spinti a cambiare laddove già in possesso di un contratto lavorativo, con un saldo negativo della domanda di posti di lavoro a fine semestre.

Donne più qualificate ma anche penalizzate

L’indagine, condotta su un campione di migliaia utenti attivi sui portali dell’agenzia, ha permesso di analizzare domanda e offerta di lavoro per i giovani (e meno giovani) italiani.

Il primo dato importante che emerge dallo studio è la situazione di maggior difficoltà delle donne a trovare occupazione. Nei primi sei mesi 2021 sono state le donne a cercare lavoro in misura superiore rispetto agli uomini. In percentuale si tratta del 58%, contro il 42% dei maschi. Le donne sono risultate più penalizzate durante la pandemia, dei 444 mila occupati in meno registrati in Italia nel 2020 (dati Istat), il 70% erano donne.

Le donne, oltretutto, si rivelano più qualificate degli uomini, perlomeno parlando di titoli di studio. Il 22,7% delle donne ha almeno una laurea triennale, contro il 16,2% degli uomini. Il 63,5% ha un diploma, contro il 58,5% degli uomini. A livello di esperienza, invece, i dati non mostrano differenze.

Infine, sono i Millennials a rappresentare quasi la metà del campione di chi cerca lavoro. Appartiene a questa fascia d’età il 46% del totale. A livello regionale, la Lombardia è la regione dove si concentra di più la domanda di posti di lavoro: il 25,04% di chi ha cercato lavoro online nei primi sei mesi 2021 risiede in questa regione.