I veri giudici del tuo carattere non sono i tuoi vicini, i tuoi parenti, o anche le persone con le quali giochi a bridge. Le persone che ti conoscono davvero sono i camerieri, le cameriere, e i commessi“, affermava Betty White. Proprio i camerieri svolgono un lavoro importante all’interno di un locale. Non solo accolgono il cliente, ma forniscono consigli utili e lo accompagnano nel corso del sua permanenza nella struttura.

Nonostante l’importanza di tale ruolo, la retribuzione si rivela essere spesso molto bassa rispetto alla mole di cose da fare con cui un cameriere si ritrova a dover fare i conti.

Proprio la bassa retribuzione spinge in molti a non voler svolgere tale tipo di lavoro. Per questo motivo il governo è pronto ad intervenire con il bonus mance per trovare camerieri. Ecco in cosa consiste.

Il governo propone il bonus mance per trovare camerieri

Grazie alla Legge di Bilancio 2023 il nuovo governo intende mettere in campo delle misure attraverso le quali favorire il rilancio dell’economia nazionale. In particolare, per risolvere il problema della carenza di personale nel mondo della ristorazione e del turismo intende tagliare le tasse sulle mance. Una proposta della ministra del Turismo, Daniela Santanchè, che è stata inserita nella Manovra.

All’articolo 14 della bozza di legge di bilancio, infatti, si evince che a partire dal 1° gennaio 2023 le mance saranno tassate al 5%. Sarà pertanto possibile beneficiare di un’aliquota agevolata rispetto alla tassazione ordinaria Irpef. L’imposta è applicata dal sostituto d’imposta e tale riduzione viene applicata solamente ai lavoro dipendenti che l’anno precedente hanno registrato un reddito pari a massimo 50 mila euro.

Le parole della ministra Daniela Santanchè

La ministra Daniela Santanchè, alla platea dell’Anci a Bergamo, ha spiegato l’importanza della detassazione delle mance ai camerieri. A tal proposito ha sottolineato come si tratti di

“un’ottima notizia per chi lavora nel turismo, in campagna elettorale avevamo detto che volevamo diminuire le tasse, questa è una diminuzione di tasse rapida e veloce che lascerà più soldi in mano ai lavoratori”.

Generalmente, in Italia, le mance vengono date in contanti, direttamente al cameriere.

Si tratta, quindi, prevalentemente di entrate corrisposte a nero e esentasse. L’esecutivo, però, non intende escludere le mance ricevute in contanti, presumendo che anche quest’ultime vengano dichiarate. La bozza della Legge di Bilancio, inoltre, prevede una tassazione agevolata sulle mance ricevute “attraverso mezzi di pagamenti elettronici”. Un aspetto, quest’ultimo, che sembrerebbe favorire in particolar modo gli operatori che lavorano nel settore del turismo di lusso, dove è più probabile che vengano rilasciate delle mance, anche di importo abbastanza consistente.