Con l’introduzione dell’obbligo di Certificazione Energetica degli edifici, nei casi di locazione, compravendita e per accedere agli sgravi fiscali per le ristrutturazioni volte al conseguimento di risparmio energetico, è nata una nuova figura professionale: il Certificatore Energetico. L’attestato di certificazione energetica deve necessariamente essere elaborato e rilasciato dal certificatore energetico, figura accreditata ed indipendente, abilitata a valutare i consumi propri di un edificio e a classificarlo secondo una scala che oscilla da consumi molto bassi (classe A) a consumi altissimi (classe G, nella quale rientra la maggior parte degli edifici).
Come diventare certificatori energetici
Il Certificatore Energetico: è una professione che si può fare seguendo un apposito corso, ma anche con un diploma o una laurea specifica. Il DDL Destinazione Italia, ha aumentato le ore di formazione e esteso le lauree e i diplomi che garantiscono la possibilità di diventare certificatori energetici senza dover fare corsi supplementari. Nelle prossime pagine vedremo come fare a diventare certificatore energetico. Per diventare certificatore energetico, ora si deve frequentare un corso di 80 ore (rispetto alle 64 previste dal precedente 75/2013). I corsi sono spesso finanziati dalla regione e si svolgono presso le università o presso enti abilitati. Dopo aver seguito il corso e superato il relativo esame finale, è necessario iscriversi all'”Albo certificatori energetici“. Il certificatore energetico degli edifici può essere:
- un libero professionista;
- un dipendente pubblico o di organismi del settore energia o edilizia;
- dipendente di organismi pubblici o privati di ispezione nei settori: costruzioni edili, ingegneria civili e di impiantistica che siano accreditati presso l’organismo italiano o europeo;
- dipendenti di società che erogano servizi energetici.
Il certificatore energetico deve essere iscritto ad un ordine o collegio professionale ed essere abilitato alla progettazione di edifici ed impianti asserviti agli edifici stessi. Il DDL destinazione Italia è intervenuto sul Dpr 75/2013 ampliando le categorie di laureati e diplomati che accedono direttamente alla professione di certificatore energetico senza seguire alcun percorso formativo aggiuntivo.
- architettura;
- ingegneria edile;
- ingegneria edile-architettura;
- ingegneria chimica;
- ingegneria civile;
- ingegneria dei sistemi edilizi;
- ingegneria della sicurezza;
- ingegneria elettrica;
- ingegneria energetica e nucleare;
- ingegneria gestionale;
- ingegneria meccanica;
- ingegneria per l’ambiente e il territorio;
- scienza e ingegneria dei materiali;
- scienze e tecnologie agrarie;
- scienze e tecnologie forestali ed ambientali;
- scienze e gestione delle risorse rurali e forestali;
- ingegneria aerospaziale e astronautica;
- ingegneria biomedica;
- ingegneria dell’automazione;
- ingegneria delle telecomunicazioni;
- ingegneria elettronica;
- ingegneria informatica;
- ingegneria navale;
- pianificazione territoriale urbanistica e ambientale;
- scienze e tecnologie della chimica industriale.
I diplomi che garantiscono la possibilità di diventare certificatore energetico degli edifici senza l’obbligo di un corso sono:
- costruzioni, ambiente e territorio (o geometra);
- meccanica, meccatronica ed energia;
- elettronica ed elettrotecnica;
- perito industriale con specializzazione in edilizia, elettrotecnica, meccanica, termotecnica;
- agraria, agroalimentare e agroindustria (o perito agrario) ingegneria edile-architettura;
- perito industriale con specializzazione in aeronautica, energia nucleare, metallurgia, metalmeccanica, navalmeccanica.
Come operano i certificatori energetici?
I certificatori energetici elaborano una diagnosi energetica degli immobili, valutando una serie di aspetti. Dopo aver rilevato informazioni sui principali impianti di un edificio, come quello di produzione di acqua sanitaria e il sistema di riscaldamento e/o raffreddamento, e sulla sua struttura, il certificatore energetico effettua una stima del fabbisogno energetico dell’edificio stesso e dell’emissione di agenti inquinanti (CO2). Infine indica i possibili interventi che possono contribuire a produrre risparmio energetico. Tutte queste informazioni vengono raccolte all’interno dell’APE, Attestato di Prestazione Energetica.