Nel corso di una recente audizione in parlamento, l’amministratore delegato della TV di Stato, Carlo Fuortes, ha parlato di un possibile aumento del canone Rai. In molti si stanno chiedendo se ciò abbia a che fare con il passaggio al nuovo digitale terrestre o all’introduzione dei bonus tv.

Come sappiamo, infatti, il passaggio definitivo al nuovo digitale terrestre è agli sgoccioli e a breve saremo costretti a mandare in pensione i nostri vecchi televisori. Vediamo meglio di cosa si tratta.

Quali sono i nuovi termini per il passaggio al nuovo standard?

Lo switch off al nuovo digitale terrestre è già partito il 20 ottobre 2021, con alcuni canali meno importanti.

La dismissione generalizzata della codifica Mpeg2 dovrà poi essere definita con un successivo provvedimento da emanare entro la fine del 2021.

Infine, il passaggio definitivo allo standard DVBT-2 avverrà solamente a partire dal 1° gennaio 2023, e non più dal 30 giugno 2022 come inizialmente previsto.

Canone Rai, perché potrebbe aumentare?

Cominciamo col dire che, ad oggi, non emergono chiare indicazioni sulla possibilità di un aumento del canone rai nei prossimi anni. Più che altro si tratterebbe di una semplice ipotesi al momento solamente discussa in parlamento.

In secondo luogo, possiamo anche affermare che non c’è alcun legame tra il possibile aumento del canone rai e il passaggio al nuovo digitale terrestre e all’introduzione dei bonus tv.

Come ha spiegato lo stesso amministratore delegato Carlo Fuortes, in audizione alla Camera, un possibile incremento del canone sarebbe legato ai costi di gestione del Servizio Pubblico e non al passaggio ai nuovi standard DVB-T2 o al DVB-S2.

 

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