Tra le misure inserite nel c.d. decreto energia (decreto-legge n. 21 del 2022), contenente disposizioni volte a contrastare gli effetti economici negativi derivanti dall’aumento dei prezzi delle forniture energetiche e del carburante, il nostro legislatore ha inserito anche il bonus benzina 200 euro.

Si tratta di un fringe benefit che le imprese possono concedere ai propri dipendenti ed esentasse. Quindi, non concorrerà a formare il reddito del lavoratore dipendente.

Il bonus benzina 200 euro non è per tutti

Il bonus benzina 200 euro, tuttavia, non è previsto per tutte le aziende.

Il legislatore, infatti, allo stesso tempo circoscrive il beneficio dell’esenzione solo nel caso in cui i buoni benzina siano cocessi ai dipendenti da aziende “private”.

Dunque, non è previsto bonus benzina 200 euro, in caso di buoni concessi ai dipendenti da:

  • aziende pubbliche
  • partite IVA.

Ad ogni modo, si consideri che sarà sempre e solo la singola azienda a decidere se concedere o meno il bonus. Non è, quindi, un diritto del dipendente, ma resta una facoltà per l’impresa.

Inoltre, l’azienda potrebbe anche decidere di concedere buoni benzina per importo inferiore a 200 euro. Ovviamente in questo caso l’esenzione sarà fino a quell’importo. Così, come potrebbe concedere buoni benzina anche per più di 200 euro ed in questa ipotesi l’esenzione IRPEF sarà sempre e solo fino a tale soglia per ciascun dipendente.

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