I navigator reddito di cittadinanza sono salvi, almeno per qualche mese ancora. Perché, contrariamente alle attese di un mancato rinnovo del contratto, è arrivata una mini-proroga. Il loro contratto, infatti, è stato prorogato per 4 mesi. Ragion per cui scadrà nel mese di aprile del 2022.

Il binomio navigator e reddito di cittadinanza non ha finora generato i risultati sperati. Per far trovare lavoro ad un’ampia fetta di percettori del sussidio. Ma chiaramente non è tutta colpa dei navigator che, tra l’altro, non sempre hanno avuto la strada spianata per inserirsi in maniera efficiente all’interno dei Centri per l’impiego.

I navigator reddito di cittadinanza, ecco come saranno reimpiegati

Ma tra navigator e reddito di cittadinanza proprio a partire dal prossimo anno la musica potrebbe cambiare. In quanto nel 2022 ci sarà, tra l’altro, la stretta sulle politiche attive per il lavoro. Proprio a carico di tutti i percettori occupabili.

Ragion per cui la figura del navigator potrebbe essere finalmente preziosa e utile per far uscire molte famiglie dalla condizione di povertà. Cosa che è possibile se e solo se si trova un lavoro che, se non sicuro, quantomeno sia duraturo.

Politiche attive per il lavoro, il 2022 in Italia sarà davvero l’anno della riscossa?

I navigator reddito di cittadinanza, quindi, mantengono il loro posto di lavoro per altri quattro mesi e poi si vedrà. Si tratta di un tempo forse troppo breve per rilanciare una figura che al pari del sussidio è stata aspramente criticata da oltre un anno a questa parte. E questo dopo che anche con i navigator le politiche attive per il lavoro collegate all’erogazione dell’RdC non sono decollate.

Per i navigator reddito di cittadinanza, resta ora da capire come questi saranno reimpiegati. E questo anche dopo che il ministero del Lavoro ha lanciato il Piano Nazionale Nuove Competenze.

Nel quale sono compresi anche i percettori del sussidio. Così come è riportato in questo articolo. L’obiettivo primario del Piano Nazionale Nuove Competenze promosso dal ministero del Lavoro, in particolare, è quello di riorganizzare la formazione sia dei lavoratori in transizione. Sia dei disoccupati.