Il bonus carburante 200 euro spetta solo ai lavoratori dipendenti. Non sono previsti limiti di reddito da rispettare. Resta sempre e solo nella facoltà dell’azienda concederli o meno. Possono essere concessi solo da aziende del settore privato. Sono, quindi, escluse le pubbliche amministrazioni.

In altre parole i dipendenti pubblici non ne hanno diritto.

Sono questi, in estrema sintesi, i chiarimenti forniti dall’Agenzia delle Entrate nella Circolare n. 27/E del 14 luglio 2022 sulla misura di aiuto contenuta nel decreto Ucraina bis (art. 2 decreto – legge n. 21 del 2022) come convertito in legge.

Il bonus carburante è anche per la ricarica del veicolo elettrico

Il bonus carburante è un buono di 200 euro che le aziende (settore privato) possono concedere ai propri dipendenti.

Il buono può essere utilizzato per fare rifornimento di:

  • benzina
  • gasolio
  • gpl
  • metano
  • ricarica per veicoli elettrici.

Chi può riconoscerlo e come utilizzarlo

In merito a chi può concedere il bonus carburante, più precisamente nel documento di prassi, l’Amministrazione finanziaria precisa che possono riconoscerlo ai propri lavoratori dipendenti:

  • le aziende settore privato
  • gli enti pubblici economici
  • i soggetti che non svolgono attività commerciale
  • i lavoratori autonomi (ad esempio studi professionali).

Non deve essere confuso con il bonus 200 euro busta paga del decreto Aiuti (art. 31). Quest’ultimo è un diritto del lavoratore, il quale riceve “una sola volta”, sulla retribuzione di luglio 2022, un sussidio di 200 euro.

In merito alla spendibilità del bonus carburante, pare che il legislatore (e nemmeno l’Agenzia Entrate) pongano delle limitazioni. Può essere speso da lavoratore per fare rifornimento del proprio mezzo di trasporto.