“O Romeo, Romeo, perché sei tu Romeo? Rinnega tuo padre e rifiuta il tuo stesso nome. Ovvero, se proprio non lo vuoi fare, giurami soltanto che mi ami, ed io smetterò di essere una Capuleti”, affermava Giulietta. La scena del balcone di Romeo e Giulietta è senz’ombra di dubbio la più famosa della tragedia di William Shakespeare.

Proprio il balcone non si rivela essere solo croce e delizia di Romeo e Giulietta, ma anche di molte famiglie italiane. Con il trascorrere degli anni, infatti, possono usurarsi e rivelarsi, pertanto, fonte di problemi.

Biglietto da visita di ogni abitazione, è fondamentale assicurarsi del buono stato dei balconi e, se necessario, effettuare degli interventi mirati.

Più facile a dirsi che a farsi, dato che per effettuare questi lavori si deve sborsare del denaro. Liquidità di cui, complice la crisi economica in atto, non sempre si dispone. In tale ambito, fortunatamente, giungono in aiuto vari aiuti economici messi in campo dal governo come ad esempio il bonus balconi. Ma ne possono usufruire tutti? Ecco come funziona.

Hai diritto al Bonus balcone anche se casa te l’ha data in comodato un parente? Ecco come fare

Nel 2023 non si può più beneficiare del bonus facciate. È comunque possibile usufruire di una detrazione del 50% come spesa di ristrutturazione nel caso in cui si eseguano dei lavori per i balconi. Tale detrazione si può spalmare in dieci quote annuali di pari importo ed è fondamentale che i pagamenti siano effettuati attraverso l’utilizzo di strumenti di pagamento tracciabili.

Ma come funziona nel caso in cui l’abitazione sia in comodato d’uso da un parente? Ebbene, come si evince dalla posta di Fisco Oggi:

“la detrazione per l’effettuazione degli interventi di recupero del patrimonio edilizio spetta non soltanto al proprietario dell’immobile ma anche al contribuente che detiene lo stesso sulla base di un titolo idoneo (per esempio, il comodato) e a condizione che egli sia in possesso del consenso all’esecuzione dei lavori da parte del proprietario. Questo consenso può essere acquisito in forma scritta anche dopo l’inizio dei lavori, purché formalizzato entro la data di presentazione della dichiarazione dei redditi nella quale si intende richiedere la detrazione”.

Usufruire del bonus balcone se la casa è stata data in comodato da un parente, quindi, è possibile.

A tal fine, viene sempre sottolineato su Fisco Oggi, è fondamentale che il contratto di comodato sia stato regolarmente registrato al momento di avvio dei lavori di ristrutturazione o di pagamento delle spese ammissibili in detrazione.