In fase di conversione in legge del decreto n. 11 del 16 febbraio 2023 trovano spazio alcune novità 110 2023. Ci riferiamo al superbonus. Dalla proroga al 30 settembre 2023 per i lavori fatti sulle villette unifamiliari, ad alcune norma di interpretazione autentiche che spazzano via dubbi e lacune della normativa di riferimento.

Il decreto, ricordiamo, ha stabilito lo stop alla possibilità di optare per la cessione del credito e sconto in fattura nei bonus edilizi. Una decisione andata in vigore il 17 febbraio 2023. Adesso, però in fase di conversione del provvedimento si aggiusta il tiro su alcune diposizioni.

Ad esempio, si riattiva la cessione e lo sconto per alcuni bonus casa, si dice come dimostrare l’inizio lavori nell’edilizia libera. Alcune misure interessano i bonus edilizi in generale, altre sono destinate a specifici bonus.

In questa sede vediamo le principali novità per il 110. Novità che, come detto, in alcuni casi, interessano anche gli altri benefici fiscali legati a lavori edili. Ricordiamo anche che la legge di conversione del decreto ha avuto il via libera dalla Camera. E si appresta, entro il 17 aprile 2023, ad avere anche il via libera dal Senato.

Novità 110 2023, la proroga

Tra le principali novità 110 2023 c’è la proroga per le villette unifamiliari. Il superbonus era in scadenza con le spese sostenute entro il 30 giugno 2022 ovvero entro il 31 marzo 2023 a condizione che entro il 30 settembre 2022 risultasse raggiunto almeno il 30% dei lavori complessivamente previsti.

Ora il termine del 31 marzo 2023 slitta al 30 settembre 2023. Quindi, il superbonus su villette unifamiliari spetta per spese sostenute entro il 30 giugno 2022 ovvero entro il 30 settembre 2023 a condizione che entro il 30 settembre 2022 risultasse raggiunto almeno il 30% dei lavori complessivamente previsti.

Le banche possono acquistare buoni del tesoro

Tra le novità 110 2023, si autorizzano le banche, gli intermediari finanziari e le imprese di assicurazione, che sono cessionari di crediti di imposta per interventi legati al 110, ad utilizzare, in tutto o in parte, detti crediti per sottoscrivere emissioni di Buoni del Tesoro Poliennali, con scadenza non inferiore a 10 anni.

Questa possibilità è limitata agli interventi effettuati sino all’anno di spesa 2022.

Tale sottoscrizione può essere effettuata nel limite del 10% della quota annuale che eccede i crediti di imposta sorti a fronte di interventi legati al superbonus e già utilizzati in compensazione. Il tutto solo se il cessionario ha esaurito la propria capienza fiscale nello stesso anno. In ogni caso, il primo utilizzo può essere effettuato in relazione alle emissioni effettuate a partire dal 1° gennaio 2028.

Insomma una cessione del credito con i buoni del tesoro per far ripartire le pratiche delle banche.

Altre novità 110 2023

Nella cessione del credito si esclude il concorso di colpa dei cessionari nella violazione. Ciò qualora essi dimostrino di avere acquisito il credito di imposta e siano in possesso di specifica documentazione a propria discolpa.

Tra le novità 110 2023 si stabilisce che: