La guerra al contante colpirà anche i prelievi agli sportelli bancomat. Secondo indiscrezioni, presto saranno introdotte delle tariffe fisse o variabili per prelevare contanti presso gli sportelli Atm.

Non è una grossa novità, poiché le commissioni sul prelievo di denaro contante presso circuiti Atm diversi dalla propria banca prevede già l’addebito di una tariffa. Si tratta di un piccolo balzello a cui spesso il cliente non fa caso, ma esiste da anni.

A maggior ragione se il denaro è prelevato all’estero tramite circuiti Maestro o di carte di credito.

Si va normalmente da un minimo di 2 euro al 4% dell’importo prelevato. In alcuni casi si può arrivare anche al 5-6% se si tratta di prelievi in valuta diversa dall’euro.

Dal 2021 prelievi bancomat a pagamento

Ma allora quale sarebbe la novità? Pare che dal 2021 il consorzio Bancomat, i cui soci sono soprattutto le banche e le finanziarie, intendano aumentare i costi di gestione del servizio. Ne conseguirà che le commissioni saranno addebitate a tutti i clienti anche se il prelievo di contante presso gli sportelli Atm avverrà su propria banca.

Un ulteriore disincentivo a non utilizzare il contante. Dopo il cashback, la lotteria degli scontrini e altre forme di pagamento digitale, si cerca di spingere i clienti ad abbandonare l’uso di banconote e monete. Il motivo è essenzialmente economico. Le banche guadagnano di più attraverso le commissioni generate in automatico sui circuiti digitali di denaro piuttosto che dall’uso del contante.

Non solo. I pagamenti digitali con carte di debito o credito costano meno, non necessitano di personale, di cassieri, di impiegati che devono registrare le operazioni . tutto avviene elettronicamente, gestito da un software.

La riforma del sistema Atm

Secondo quanto riportato da alcuni organi di stampa, Bancomat spa ha già deliberato l’introduzione delle tariffe sui prelievi presso tutti gli sportelli Atm.

Le tariffe ancora non si conoscono, ma ci sono. Manca, però, il via libera dell’Antitrust che dovrà pronunciarsi a inizio anno in merito alla novità.

Il progetto di riforma presentato prevede che non sia più la propria banca a fissare  contrattualmente il costo del prelievo, ma l’istituto proprietario dell’Atm. In questo caso è lecito prevedere che tutte le operazioni di prelievo contante saranno soggette a commissione.

Sarà poi la banca, se vuole, a rimborsare al cliente la commissione. Ma lo farà? C’è da credere che piuttosto chiederà alla propria clientela il rilascio di carte di pagamento elettroniche per le spese scoraggiando quindi l’uso del contante.

Il dramma degli anziani

Posto che i giovani utilizzano più volentieri i pagamenti elettronici, sia online che con carte di bancomat o di credito, il problema riguarda gli anziani. Le lunghe code presso gli uffici postali a ritirare le pensioni in contanti ogni mese dimostrano quanto sia ancora enorme il divario fra una generazione e l’altra.

Un divario che alla lunga premierà la prima a scapito della seconda. Anche perché dal prossimo 1 luglio 2021 non sarà più possibile effettuare pagamenti in contanti al di sopra dei 1.000 euro. Il che taglierà fuori molti anziani che maneggiano denaro sopra tali cifre, comprese le pensioni. Dovranno quindi adeguarsi.