Ci siamo occupati più volte nell’ultimo periodo di un argomento trend: come guadagnare con le monete. La notizia di alcune vecchie lire o euro rari di valore, ha spinto in molti a cercare tra le monete in casa alla ricerca di qualche pezzo da collezione da vendere sul mercato dei collezionisti di numismatica. Gli esperti del settore hanno anche chiarito che guadagnare con le monete non è facile come si pensa: trattasi, appunto, di monete rare, quindi difficili da trovare e, inoltre, per essere piazzate sul mercato devono essere in buono, se non perfetto, stato di conservazione.

Detto questo rispondiamo al dubbio che alcuni lettori ci hanno posto: per chi si avvicina a questo settore sarebbe più facile guadagnare con le monete antiche o con con gli euro rari?

Monete antiche o euro rari: con quali si guadagna di più e più facilmente?

Da un lato, quindi, ci sono monete antiche (vecchie lire o, andando ancora più indietro da tempo, monete di epoca romana etc); dall’altro euro rari che acquistano valore perché coniati in tiratura limitata o contenenti errori di stampa che li rendono unici.

Abbiamo già visto che strategico è anche il calcolo del momento in cui si vendono monete da collezione: un conto infatti è stabilire quanto valgono, altra cosa è trovare qualcuno che sia effettivamente disposto a comprarle.

Uno dei vantaggi delle monete di epoca romana o comunque antiche è che, non di rado, sono realizzate in metallo prezioso quindi già per questo hanno un certo valore. D’altra parte, però, intuitivamente, diventa più difficile sperare di trovarne esemplari ben conservati. Da questo punto di vista, quindi, potrebbe essere più facile inserirsi in questo settore con gli euro rari. Attenzione però alle truffe che, purtroppo, soprattutto ora che sta diventando un settore di tendenza, sono all’ordine del giorno.