Chi non paga il bollo auto la cosa certa che rischia è il fermo amministrativo del veicolo. Laddove poi si continua a non pagare, il fisco può passare all’azione esecutiva del pignoramento, finalizzato a recuperare il credito.

Oggetto di pignoramento può essere, ad esempio, lo stipendio e la pensione. Nemmeno la casa, tuttavia, è al sicuro.

Il bollo auto, comunque, continua ad essere la tassa più odiata e più evasa dagli italiani. Ricordiamo che è di competenza della regione.

Bollo auto non pagato, dall’avviso di accertamento al pignoramento

Chi omette di pagare il bollo auto riceve in primis l’avviso di ritardo da parte della regione.

La lettera invita il cittadino a mettersi in regola nel tempo indicato (pagando oltre alla tassa, anche sanzione ed interessi).

Se nemmeno dopo l’avviso si va alla cassa per pagare, allora entra in campo l’Agenzia Entrate- Riscossione. L’ente invia la cartella di pagamento, in cui si chiede di pagare, entro 60 giorni, il bollo omesso a cui aggiungere sanzione (maggiorata) ed interessi.

Laddove il cittadino non dovesse pagare nemmeno quanto indicato nella cartella, l’Agenzia Entrate- Riscossione può procedere con interventi esecutivi. Quindi, fermo amministrativo sul veicolo e recupero del credito con pignoramento.

Come già detto, il pignoramento in genere avviene su stipendio, pensione e beni mobili. Solo laddove il credito da recuperare (ossia il bollo non pagato) dovesse raggiungere cifre elevate, è a rischio anche la casa. Ciò potrebbe accadere, ad esempio, nel caso in cui il pignoramento di stipendio e altri beni sia insufficiente a recuperare la somma. Si pensi a debiti per bollo auto oltre 30.000 euro (cosa abbastanza rara e difficile).

I termini di prescrizione della tassa

Per completezza informativa, ricordiamo anche che la prescrizione il bollo auto ha un termine di tre anni.

Quindi, ad esempio, il bollo auto in scadenza nel 2022 si prescrive entro il 31 dicembre 2025.

Così come entro il 31 dicembre 2022 si prescrive quello di competenza del 2019.

Bisogna stare però attenti all’eventuale interruzione del termine di prescrizione. L’interruzione si verifica, ad esempio, se nel corso del triennio la regione (ente di competenza per il bollo auto) abbia inviato un avviso di omesso pagamento, invitando il contribuente a mettersi in regola entro un determinato periodo di tempo.

Con riferimento al bollo auto del 2019, quindi, ad esempio c’è interruzione del termine triennale di prescrizione se nel 2021 la regione ha notificato avviso di pagamento. In questo caso il decorso del triennio di prescrizione riparte dal 2021 (pertanto, nuovo termine di prescrizione al 31 dicembre 2024).