Il credito d’imposta per la formazione 4.0 è un’agevolazione fiscale per le aziende che investono nella formazione dei propri dipendenti negli ambiti previsti dal nuovo Piano Nazionale Transizione 4.0, che costituisce uno dei tasselli fondamentali del Recovery Fund italiano, oggi Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

Formazione 4.0, a quanto ammonta il credito d’imposta?

Il bonus formazione 4.0 è stato previsto per sostenere le imprese nel processo di trasformazione tecnologica e digitale.

Si tratta, sostanzialmente, di un credito d’imposta che spetta a tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti.

Il bonus varia in base alla dimensione dell’azienda che intende usufruirne. In particolare, il credito di imposta è riconosciuto come segue:

  • 50% delle spese ammissibili e nel limite massimo annuale di 300 mila euro per le micro e piccole imprese;
  • 40% delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di 250 mila euro per le medie imprese;
  • 30% delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di 250 mila euro per le grandi imprese.

La misura aumentata al 60% nel caso in cui i destinatari della formazione rientrino nelle categorie dei lavoratori dipendenti svantaggiati o molto svantaggiati, ma sempre nei limiti massimi annuali sopra indicati.

Il bonus formazione 4.0 può essere utilizzato in compensazione su Modello F24 presentato tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, a partire dall’esercizio successivo a quello in cui sono state sostenute le spese ammissibili e agevolabili, ma non prima dell’ottenimento della Certificazione contabile.

Per saperne di più, è possibile consultare la guida del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

 

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