Torna l’allarme contaminazione cibi in Italia. Questa volta a finire sotto accusa, e sotto sequestro, è il formaggio. Muffa e ammoniaca sono stati rilevati dai 15 mila kg di latte sequestrati in due caseifici di Viterbo.

Sequestrato latte e formaggio a Viterbo: c’era ammoniaca e muffa

Nelle aziende della Tuscia il latte era mal conservato in 288 fusti posti a temperatura ambiente (e non in locale climatizzato e refrigerato come vorrebbe la legge). In queste condizioni è praticamente impossibile garantire la genuinità del prodotto finale e infatti, nelle stesse aziende, i Nas hanno sequestrato 2 mila kg di formaggio odorante di ammoniaca e con evidenti tracce di muffa sulla crosta.

Anche le profonde spaccature all’interno del formaggio confermavano difetti gravi nel metodo di stagionatura e conservazione.

Cibi sotto sequestro e allarme alimentare: aggiornamento ultimi prodotti a rischio

Un nuovo allarme per rischio di contaminazione alimentare che segue in ordine temporale, e a distanza ravvicinata, quello del tacchino arrosto di Casa Modena contaminato dal batterio Listeria monocytogenes. Ma poco prima avevamo dovuto mettere in allerta i lettori anche sulle uova contaminate da Fipronil, dal salame piccante Del Nera che aveva fatto registrare tracce di salmonella e dal caso di intossicazione per gli spinaci contaminati con la mandragola.  E solo ieri avevamo dato la notizia delle tracce di alluminio negli spaghetti ritirati dal mercato. Un quadro relativo a singoli casi ma di certo non proprio roseo per chi tiene alla qualità della spesa alimentare.