In attesa di sapere se e quando, anche per chi agisce in regime forfettario, ci sarà obbligo di emettere fattura in formato elettronico, è importante per tali partite IVA segnare le scadenze fiscali a calendario per questo anno 2022.

Ciò soprattutto, laddove, si è deciso di non avvalersi di un commercialista per farsi seguire negli adempimenti. Trattandosi, infatti, di un regime molto semplificato e con pochi obblighi fiscali, molti decidono di gestirsi autonomamente da questo punto di vista. Il rischio, ovviamente, è quello di dimenticarsi di qualche scadenza.

Cosa che, invece, difficilmente succederebbe nel caso in cui ci sia un commercialista (sarà quest’ultimo a ricordarsi degli adempimenti essendo questo il suo lavoro).

Si tenga presente che tutte le scadenze di seguito illustrate potrebbe essere oggetto di eventuali proroghe.

L’imposta sostitutiva nel regime forfettario

Le scadenze principali da segnare sono sicuramente quelle relative al versamento di imposta sostitutiva, dei contributi INPS (o altra cassa previdenziale di appartenenza) e presentazione della dichiarazione dei redditi.

In merito al versamento dell’imposta sostitutiva (eventualmente a debito) e dei contributi INPS (gestione artigiani e commercianti e gestione separata), le date sono:

  • 30 giugno 2022 (ovvero 30 luglio con maggiorazione dello 0,40%) per il versamento del saldo 2021 e primo acconto 2022
  • 30 novembre 2022, per il versamento del secondo o unico acconto 2022.

E’ sempre possibile rateizzare, al massimo fino a novembre, il saldo e primo acconto. Non è ammesso rateizzare il secondo o unico acconto.

Gli iscritti a casse previdenziali professionali (avvocati, commercialisti, ecc.), ai fini del versamento dei contributi, devono considerare le scadenze decise da ciascuna cassa.

Contributi INPS artigiani e commercianti

Per il forfettario, iscritto alla gestione artigiani e commercianti, occorre considerare anche il calendario di scadenza delle 4 rate trimestrali di contributi INPS dovuti sul reddito c.d. minimale. Con riferimento al 2022, le scadenze sono:

  • 16 febbraio 2022 (già trascorso) – 4° trimestre 2021
  • 16 maggio 2022 – 1° trimestre 2022
  • 20 agosto 2022 – 2° trimestre 2022
  • 16 novembre 2022 – 3° trimestre 2022
  • 16 febbraio 2023 – 4° trimestre 2022.

Entro il 28 febbraio 2022, poteva essere presentata la domanda all’INPS per ottenere la riduzione contributiva.

Regime forfettario e la dichiarazione redditi

Altra importante data è quella entro cui inviare, al fisco, la Dichiarazione redditi 2022 (anno d’imposta 2021). Si tratta del Modello Redditi Persone Fisiche 2022.

L’invio deve avvenire entro il 30 novembre 2022. Laddove si salti la scadenza, è data ancora possibilità di rimediare inviando la dichiarazione “tardiva”, ossia entro i 90 giorni successivi (pagando una piccola sanzione di 25 euro). Dopo i 90 giorni scatta l’omissione dichiarativa (e pesanti sanzioni)

L’invio del modello, ricordiamo, può essere fatto direttamente da contribuente (tramite il portale dell’Agenzia delle Entrate) o anche tramite intermediari abilitati (commercialista, consulente del lavoro, ecc.).

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