Con il centrodestra al Governo, ci sarà la conferma della flat tax che a oggi si identifica con il regime forfettario.  Quasi sicuramente potrà accedere al regime forfettario anche chi ha un monte ricavi/compensi superiore a 65.000 euro e fino a 100.000 euro. Addirittura, durante la sua campagna elettorale la Meloni, prossimo Premier, ha aperto alla possibilità di applicare la flat tax anche per chi ha la partita iva in regime ordinario e solo sui redditi in eccedenza rispetto a quelli dichiarati nell’anno precedente.

Dunque con la Meloni Premier, è giusto chiedersi cosa succederà per reddito di cittadinanza e pensioni, ma anche quali saranno le modifiche sull’attuale flat tax ossia sul regime forfettario.

Chi al momento paga un’imposta sostitutiva del 5%, è preoccupato dell’eventuale passaggio della flat tax al 15%.

La domanda è lecita, anche i forfettari al 5% pagheranno la flat tax al 15%?

Vediamo quali sono le intenzioni del centrodestra ora che il risultato delle elezioni è chiaro.

Il regime forfettario al 5%

In base alle norme attuali, il forfettario al 5% (comma 65, Legge 190/2014) si applica alle seguenti condizioni:

  • il contribuente non deve aver esercitato, nei tre anni precedenti l’inizio dell’attività , attività artistica, professionale ovvero d’impresa, anche in forma associata o familiare;
  • l’attività da esercitare non deve essere mera prosecuzione di altra attività precedentemente svolta sotto forma di lavoro dipendente o autonomo, escluso il caso in cui l’attività precedentemente svolta consista nel periodo di pratica obbligatoria ai fini dell’esercizio di arti o professioni;
  • qualora venga proseguita un’attività svolta in precedenza da altro soggetto, l’ammontare dei relativi ricavi e compensi, realizzati nel periodo d’imposta precedente quello di riconoscimento del predetto beneficio, non sia superiore al limite di 65.000 €.

Dunque,  il periodo di pratica obbligatoria non preclude l’accesso all’aliquota del 5%.

Con la flat tax si passa dal 5% al 15%?

Con la Meloni Premier, la flat tax ossia il regime forfettario, potrà essere scelto anche da chi ha ricavi/compensi annui superiori a 65.000 euro.

 In particolare, accederanno alla tassa piatta coloro che hanno ricavi/compensi fini a 100.000 euro.

Detto ciò, con l’estensione della flat tax, ci sarà un’unica aliquota d’imposta al 15% o sarà confermata anche quella del 5%?

Ebbene, noi di Investire Oggi riteniamo che rimarrà in essere la possibilità di aprire la partita iva in regime forfettario pagando un’imposta del 5%. L’intento del centrodestra non è quello di penalizzare le partite iva, anzi semmai c’è l’obiettivo di creare un fisco più amico. Superando lo stato di polizia fiscale in cui ci troviamo oggi. In tal senso basta vedere i milioni di  avvisi di accertamento e di cartelle inviate dall’Agenzia delle entrate nelle ultime settimane. Infatti, sono partiti i controlli sugli aiuti ricevuti durante la pandemia.

A ogni modo, l’estensione dell’operatività della flat tax è una buona notizia per chi vuole aprire la partita iva o per chi ha già un’attività in essere. Sempre valutando vantaggi e svantaggi della flat tax.