Anche la Grecia, come altri Paesi Ue attira pensionati esteri con agevolazioni fiscali. Una legge del 2020 permette a chi gode di una pensione di fonte estera di trasferirsi a vivere in territorio ellenico a fronte di una riduzione consistente delle imposte alla fonte.

L’agevolazione ha una validità di 15 anni e permette al pensionato di risparmiare sulle tasse. Si pagano infatti solo il 7% in misura fissa per qualsiasi importo. A patto che si acquisisca la residenza in Grecia e ci si trasferisca a vivere per almeno sei mesi all’anno.

Cosa che, peraltro fa anche l’Italia per i Comuni del Mezzogiorno.

Flat tax 7% in Grecia sulle pensioni estere

Ma cosa bisogna fare per ottenere il bonus fiscale? La cosa principale per un pensionato italiano è quella di trasferire la residenza in Grecia. Per farlo è necessario recarsi sul posto o nella città dove si è deciso di andare a vivere per almeno 183 giorni all’anno e informarsi delle pratiche da svolgere. Allo scopo ci sono molte agenzie di consulenza che aiutano a sbrigare tutti gli adempimenti burocratici.

Il secondo step è la domanda di Flat Tax al 7%. Una volta appurata la fonte estera della pensione, l’istanza deve essere presentata entro il 31 marzo alle autorità fiscali competenti che avranno tempo 60 giorni per comunicare l’esito. La domanda generalmente è accettata una volta accettata la residenza non abituale del pensionato italiano sul territorio greco.

A quel punto il pensionato avrà solo l’obbligo di versare le imposte sulla pensione che da quel momento sarà corrisposta al lordo dall’Inps con accredito in banca. L’istituto può essere anche italiano purché il pensionato non si dimentichi di comunicare che è residente all’estero. La flat tax del 7% deve essere pagata in un’unica soluzione entro l’ultimo giorno lavorativo di luglio di ogni anno con un’aliquota del 7% sul reddito totale ottenuto all’estero.

Quindi, non solo il reddito da pensione.

Vantaggi fiscali non per tutti

E vendiamo ai reali vantaggi per chi decide di trasferirsi a vivere in Grecia da pensionato. La convenienza non è per tutti, ma solo per coloro che percepiscono una pensione medio-alta. Facciamo due conti della serva.

La prima cosa da fare è chiedersi quanto realmente si risparmierebbe trasferendosi a vivere in Grecia. Un pensionato con una rendita annua di 15 mila euro risparmierebbe circa 2.400 euro di tasse. Cifra che sale all’aumentare dell’importo della pensione che in Italia segue l’imposizione fiscale per scaglioni.

Orbene, vale la pena mollare tutto e spostare la residenza in Grecia per risparmiare 2.400 euro all’anno? Ovviamente la risposa è no. Perché sul piatto della bilancia bisogna mettere in conto spese supplementari legate allo spostamento di residenza che ne fanno decadere la convenienza.

Senza considerare le differenze di clima, abitudini, lingua, cucina e assistenza sanitaria. Tutte cose alle quali è difficile abituarsi a una certa età.

Trasferirsi a vivere in un altro Paese non è però cosa semplice: spesso bisogna lasciare i propri affetti, gli interessi di famiglia, rinunciare alle abitudini e adattarsi a nuove usanze.