Aiuti fino a 35 mila euro alle imprese danneggiate dalla guerra. Ed anche dall’aumento dei prezzi a partire dalla luce e dal gas. E passando per l’aumento dei prezzi della benzina. Queste sono infatti le attese dopo l’ok che è arrivato dall’Ue.

Nel dettaglio, per riconoscere fino a 35 mila euro alle imprese danneggiate, l’Ue ha dato il via libera alla concessione di aiuti di Stato attraverso ristori ed anche con sovvenzioni dirette. Quindi gli Stati membri, dopo gli aiuti anti-Covid, ora potranno riconoscere alle imprese pure dei ‘bonus guerra’.

A sostegno quindi del tessuto imprenditoriale e, di conseguenza, pure per evitare un forte rallentamento della crescita economica.

Fino a 35 mila euro alle imprese danneggiate dalla guerra e dall’aumento dei prezzi

Dare fino a 35 mila euro alle imprese danneggiate significa non solo sostenere le PMI. Ma anche evitare che queste nel nostro Paese chiudano i battenti. In caso di prosecuzione della guerra in Ucraina, infatti, gli effetti economici negativi in Italia, legati al conflitto, potrebbero essere addirittura peggiori. Rispetto all’emergenza sanitaria per il Covid-19.

In particolare, l’Ue ha dato il via libera a fino a 35 mila euro alle imprese operanti nei settori della pesca, dell’acquacoltura ed agricoltura. Con la concessione dei ristori ammessa attraverso sovvenzioni dirette.

Ristori fino a 400.000 euro ad impresa e sostegno alla liquidità

Non fino a 35 mila euro alle imprese danneggiate, ma fino a ben 400.000 euro, sono invece i ristori che potranno essere concessi dagli Stati membri a tutte le altre imprese. Nella fattispecie, tutte quelle colpite dalla crisi. Anche se questa non è direttamente riconducibile all’aumento dei prezzi delle materie prime energetiche. Così come è riportato in questo articolo. Via libera, inoltre, pure al sostegno alla liquidità delle imprese. Attraverso prestiti agevolati e pure con la concessione di garanzie statali sui finanziamenti.