Figli a carico o nucleo familiare autonomo: cosa cambia? “A modo tuo andrai. A modo tuo camminerai e cadrai, ti alzerai“, recita una canzone cantata da Elisa e scritta da Luciano Ligabue che parla delle difficoltà per un genitore del veder crescere i propri figli. Ogni genitore, infatti, vorrebbe proteggere i propri pargoli per tutta la vita. I bambini però crescono, dovranno fare le loro scelte e seguire il proprio percorso di vita.

Quando giunge il momento giusto, i figli lasciano il nido per seguire la loro strada.

Un passaggio importante per ogni famiglia, con mamma e papà sempre pronti a supportarli, accettando allo stesso tempo la loro autonomia.

Un cambiamento che non incide solo sulle abitudini di vita di una famiglia, ma che porta anche delle conseguenze dal punto di vista economico. A seconda del numero di membri che compongono un nucleo famigliare, infatti, si potranno pagare più o meno tasse.

Come cambiano le tasse in base al nucleo familiare

Il nucleo famigliare è composto dalle persone, legate da vincoli affettivi o di parentela, che vivono nella stessa casa e che condividono anche le risorse finanziarie. In base a quanto previsto dalla normativa vigente, la composizione di un nucleo familiare incide sul calcolo dell’Isee. L’Indicatore della situazione economica equivalente, infatti, misura la ricchezza delle famiglie, tenendo conto dei redditi percepiti dai vari componenti.

In generale è possibile affermare che minore è il numero di persone che compongono una famiglia, meno saranno le tasse da pagare. Se, ad esempio, un figlio decide di lasciare casa e creare un nucleo familiare autonomo, a trarre vantaggio sarà anche la famiglia di origine. In questo modo, infatti, il valore dell’Indicatore della situazione economica equivalente si abbassa per entrambi, consentendo ai diretti interessati di pagare meno tasse. Ne è una chiara dimostrazione la tassa sui rifiuti che si paga tenendo conto del numero di persone che vivono nello stesso immobile.

Figli a carico: come pagare meno tasse grazie alle detrazioni fiscali

Tutte le misure per i figli, eccetto il bonus asilo nido, sono state sostituite dall’assegno unico per figli. Per questo motivo dal 2022 non è possibile beneficiare delle detrazioni per figli a carico in busta paga. Non sempre, però, creare un nucleo famigliare autonomo si rivela essere la scelta giusta. Chi ha dei figli a carico può comunque pagare meno tasse usufruendo di alcune detrazioni fiscali. Tra queste si annoverano le detrazioni per spese mediche e sanitarie oppure quelle per le tasse universitarie.

Stesso discorso vale anche in presenza di altri familiari a carico oltre i figli, che permettono di beneficiare di diverse agevolazioni fiscali. Tra questi si annoverano il coniuge, i genitori, ma anche fratelli e sorelle, suoceri e nonni.  Se in una famiglia vi sono parenti anziani conviventi, ad esempio, è possibile beneficiare della detrazione fiscale in busta paga per familiari a carico.

In sede di dichiarazione dei redditi è possibile ottenere una detrazione al 19% per l’eventuale assunzione di colf e badanti, così come per l’acquisto di farmaci con una franchigia pari a 129,11 euro. Se l’anziano convivente necessita di apparecchi elettromedicali per supporto vitale, inoltre, è possibile ottenere anche uno sconto sulla bolletta dell’energia elettrica. Un aiuto, quest’ultimo, molto importante, soprattutto considerando il preoccupante aumento dei prezzi delle bollette, che continuano a pesare sulle tasche delle famiglie italiane.