Gli enti impositori, quali Agenzia delle Entrate, Regioni, Comuni, Inps che devono rivalersi su creditori morosi possono mettere in atto un fermo amministrativo, una pratica in voga dal 1973 che prevede il blobbo di un bene mobile registrato. Quello che rende particolarmente odiosa questa pratica è che non importa se il credito vantato dall’ente sia spoporzionato al valore del bene bloccato al punto che, ad esempio, il mancato pagamento di un importo pari a 100 euro può prevedere il fermo amministrativo dell’auto o la moto.

 

Procedimento fermo amministrativo

Dopo la ricezione di una cartella di pagamento, se il contribuente non estingue il debito, trascorsi 60 giorni gli importi vantati sono messi a ruolo e, in base alla discrezionalità dell’Ente creditore, può essere messo in atto il fermo amministrativo per recuperare le somme dovute. Prima di procedere con il fermo amministrativo di un veicolo il debitore deve essere messo al corrente dell’imminente iscrizione con il preavviso di fermo amministrativo che può essere affiancato da un sollecito di pagamento quando l’importo dovuto sia di importo inferiore ai 500 euro. Il preavviso deve contenere la natura e l’importo del debito, l’anno di riferimento e la prova della notifica della cartella di pagamento. Trascorsi 20 giorni per il pagamento, se non effettuato diventa effettivo il fermo amministrativo. A distanza di due mesi devono essere notificate al debitore due notifiche prima di poter procedere al fermo amministrativo che, poi, opera in base al credito vantato dall’Ente.  

Fermo amministrativo auto: quando?

Per poter predisporre un fermo amministrativo di un veicolo è necessario che il debito sia superiore a 50 euro. Per debiti compresi tra 50 e 500 euro viene inviata una cartella esattoriale con un sollecito di pagamento a cui, poi, segue il preavviso di fermo per un solo veicolo.   Per debiti compresi tra 500 e 2000 euor non è previsto alcun sollecito di pagamento ma soltanto il preavviso di fermo amministrativo per un solo veicolo.

  Per debito tra 2000 e 10mila euro la procedura è simile a quella per debiti tra 500 e 2000 euro anche se in questo caso possono essere fermati fino a 10 veicoli.   Nel 2013 il Governo è intervenuto per impedire ad Equitalia l’iscrizione di ipoteche sulla prima casa per debiti inferiori a 120mila euro.  

Fermo amministrativo veicoli cointestati

Nel caso di veicoli cointestati il fermo amministrativo può in ogni caso essere iscritto, ma solo a nome del debitore intestatario mentre il cointestato potrà soltanto sollecitare il pagamento da parte del debitore o saldare il debito egli stesso.  

Fermo amministrativo conseguenze

Quali sono le conseguenze di un fermo amministrativo? Innanzitutto il veicolo si trovererà nell’impossibilità di circolare. Il proprietario, inoltre, non potrà radiare il veciolo da Pra con esportazione o demolizione.   Se un veicolo in fermo amministrativo viene colto a circolare è prevista una multa compresa tra i 714 e i 2859 euro contestuale alla confisca del veicolo stesso.   Il veicolo posto sotto fermo amminsitrativo potrebbe essere venduto ma in questo caso la moto o l’auto dovranno essere bloccati poichè permane il divieto di circolazione. Un acquirente, quindi, prima di comprare un veicolo dovrà accertarsi che esso non sia sottoposto a fermo amministrativo con una visura della targa al Pra.