Ferie, permessi e bonus Renzi in busta paga, due quesiti dei nostri lettori:

1) Buongiorno, dopo aver letto il suo articolo su internet ho deciso di contattarla per chiederle delucidazioni riguardo la mia situazione ferie e rol non goduti nell’anno 2017. Al 31 dicembre 2017 sono rimasto con 3 giorni di ferie e 17 giorni di rol che ho accumulato per non farmi pagare gli straordinari. Questo perchè se mi pagavano gli straordinari mi avrebbero tolto il bonus Renzi erogato per tutto il 2017 che ammontava a circa 210 euro. L’ufficio che si occupa delle ore e retribuzioni voleva mettermi i 3 giorni di ferie non maturati nella busta di dicembre dicendomi che così mi avrebbe compensato parte del conguaglio di fine anno. Al che ho chiesto che non mi venissero pagati nel 2017 per non danneggiare il bonus irpef. ( se me li avessero pagati mi avrebbero messo in busta circa 270 euro che avrebbero fatto scalare il bonus renzi praticamente azzerandolo). Quest’anno mi hanno consigliato di non farmi addebitare il bonus in busta ma di recuperarlo nel 2019 con un eventuale 730. Infatti quest’anno oltre ad essersi spostato il range di riproporzionamento del bonus Irpef da 24000 – 26000 a 24600 – 26600 il nostro contratto prevede anche l’accredito di una tranche del rinnovo contrattuale di 30 euro a gennaio e 20 euro ad ottobre 2018. Quindi un aumento del reddito di 250 euro circa. Ad oggi ho usufruito di 1 giorno dei tre giorni di ferie del 2017 e rimangono ancora tutti i rol. Volevo sapere se per l’Azienda era un costo mantenere questi giorni ed entro quando io devo godere i 2 giorni di ferie 2017 restanti ed i 17 di rol 2017 per non perderli. Spero abbia una risposta per me, dato che non so se sono stato chiaro nell’esporre la mia situazione. In attesa di un suo gentile riscontro la ringrazio per l’attenzione concessami, le auguro Buon Lavoro e le porgo i miei distinti saluti.

Analizziamo i vari punti nel dettaglio.

Bonus Renzi 80 euro recupero nel 730

E’ possibile recuperare nel 730 2018 il Bonus Irpef di 80 euro mensili pari a 960 euro annui, se non è stato corrisposto dal datore di lavoro.

Ad esempio se il lavoratore ha avuto più rapporti a termine durante l’anno, il bonus da 80 euro in busta paga non viene erogato, in quanto viene preso in considerazione il singolo rapporto di lavoro il cui imponibile non supera 8000 euro l’anno.

E’ possibile recuperarlo nel 730, anche se è stato corrisposto in misura inferiore al dovuto. Ecco le voci da indicare nel modello 730 2018 per poter recuperare il bonus irpef.

Per maggiori informazioni, consigliamo di leggere: Bonus Irpef 80 euro come recuperarlo nel 730 2018

Permessi non goduti vanno pagati nella busta paga di giugno

Permessi maturati e non goduti dal lavoratore vanno monetizzati dal datore di lavoro, entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello di maturazione. Questo è previsto nella normativa in materia di lavoro, che regola la fruizione dei permessi, denominati ROL, e che si differenza da quanto previsto invece per le ferie non godute.

Spesso accade che, proprio a ridosso della scadenza, i datori di lavoro forzino i lavoratori a prendere i permessi residui per evitare il pagamento.

Severe sanzioni sono previste per i datori di lavoro che non rispettano le normative su orario di lavoro, ferie e permessi.

Le nuove sanzioni del Collegato Lavoro introducono un sistema progressivo, le sanzioni aumentano se le violazioni riguardano più lavoratori e se sono ripetute nel tempo.

Per chiarimenti, consigliamo di leggere l’articolo: Permessi non goduti (ROL) e non indicati in busta paga, sono persi? | La Redazione risponde

Le Ferie quando scadono?

Le ferie maturate nel 2016 vanno godute entro il prossimo 30 giugno, in caso contrario non solo il datore di lavoro sarà passibile di sanzioni amministrative (da 100 a 600 euro), ma dovrà anche provvedere a versare i relativi contributi entro il 20 agosto 2018.

Il suddetto obbligo contributivo è stato esteso anche ai permessi per ex festività e per riduzione di orario non goduti (c.d. ROL).

L’art. 10 prevede che tutti i lavoratori hanno diritto ad un periodo di ferie retribuite non inferiore ad un minimo di quattro settimane l’anno. Questo periodo va espressamente goduto per almeno 2 settimane nel corso dell’anno di maturazione e, per le rimanenti due settimane, entro i 18 mesi successivi al termine dell’anno di maturazione.

Quindi, in riferimento a tale principio, quelle eccedenti le 2 settimane maturate nel 2017, andranno sfruttate entro il 30 giugno 2019.

Per maggiori chiarimenti cosigliamo di leggere: Ferie non godute: quali scadono il 30 giugno 2018?

 

Permessi non goduti e confusione: li devo godere o me li devono pagare?

2) Buongiorno Sig.ra Tortora, ho letto l’articolo su Investire oggi: Permessi non goduti entro il 30 giugno, se il datore di lavoro non li paga, cosa fare?|La Redazione risponde e avrei alcune domande.

Con la mia azienda ho accumulato 236 ore di ROL in busta paga. Premetto che l’azienda stessa non ci ha mai spiegato come funziona la busta paga, ferie, rol etc quindi abbiamo dovuto cercare online il funzionamento di tutto.

Sono assunta dal 2014 e sto continuando ad accumulare ROL, perchè fortunatamente non ho bisogno di molti permessi, tuttavia, non capisco se scadono oppure se devono essere pagati dal datore di lavoro. Su internet c’è molta confusione.

Vorrei capire se è compito mio chiedere il pagamento o utilizzo dei permessi rimasti, oppure è il datore di lavoro che decide come procedere. Come devo comportarmi? La ringrazio per la sua cortese risposta.

Risposta

Permessi maturati e non goduti dal lavoratore, vanno monetizzati dal datore di lavoro, entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello di maturazione.

Quindi le consiglio di fare richiesta al datore di lavoro per iscritto della remunerazioni di quelli dell’anno di maturazione.

Per i restanti le consiglio di fruirne in caso di bisogno. Il datore di lavoro che non paga i permessi non goduti – ROL, al lavoratore è punibile di sanzioni che vanno da 100 a 600 euro, come sopra riportato.

Se hai domande o dubbi, contattami: [email protected]