Le ferie non godute possono essere monetizzate solo in alcuni casi, analizziamo quando questo è possibile rispondendo al quesito di un nostro lettore.

Gentilissima, leggo sempre con molta attenzione le Sue risposte sulla pagina web di “Investire oggi”. Le scrivo perché avrei bisogno di qualche indicazione su un tema piuttosto caldo che è quello della monetizzazione delle ferie RICHIESTE e NON godute perché formalmente rifiutate dal mio datore di lavoro. Premetto che sono un istruttore amministrativo Cat C di un ente locale.

Rassegnerò il 30 aprile p.v. le mie dimissioni (rispettando il preavviso di 30 giorni come previsto per legge) poiché dal 1 giugno p.v  prenderò servizio presso un altro ente locale avendo vinto un concorso per istruttore direttivo cat.D. Ad oggi ho 5,5 gg di ferie residue del 2018 e tenendo conto di quelle che maturerò a tutto il mese di maggio, di 12,5 giorni per il 2019. 

Dal primo di aprile mi sono attivata per chiedere alcuni giorni di ferie: in tutto 8 giorni distribuiti tra i mesi di aprile e maggio. Mi sono state formalmente rifiutate con comunicazione scritta dalla mia capo area per esigenze di servizio. A questo punto come mi devo comportare? Possono essere in qualche modo monetizzati questi giorni di ferie che ho maturato, richiesto formalmente e che mi sono state formalmente rifiutate?

In caso di risposta affermativa posso chiedere il pagamento di tutti i 17 giorni maturati e non goduti per motivi chiaramente non dipendenti dal sottoscritta oppure solamente di quei 8 giorni che ho espressamente richiesto?
In attesa di un suo consiglio prezioso la ringrazio molto. Cordiali saluti.

Le ferie sono “irrinunciabili”

Le ferie non possono essere monetizzate in quanto considerate “irrinunciabili” e devono essere godute, ci sono delle eccezioni come nel caso della cessazione del lavoro, solo in questo caso sono monetizzate le ferie che si sono maturate e non sono state godute.

Quest’argomento per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni è stato molto discusso nelle aule di Tribunale.

Una sentenza che mi sento di citare e che rispecchia il suo caso è la numero 20091 del 30 luglio 2018, nella quale i giudici chiariscono che il non godimento delle ferie non da diritto ad una monetizzazione, sempre che il dipendente non dimostri che il mancato godimento non è stato possibile per cause di forza maggiori, non dipendenti dalla loro volontà.

La Corte ribadisce che le ferie non devono essere monetizzate ma devono essere godute visto il carattere particolare della loro “irrinunciabilità”.

Nel caso specifico, poiché lei ha presentato le dimissioni e il suo rapporto si conclude il 30 aprile 2019, le ferie non godute le saranno tutte pagate in busta paga, questo è l’unico caso in cui si prevede la loro monetizzazione. Le saranno riconosciuti tutti i giorni che ha maturato e non ha goduto, quindi tutti i 17 giorni.

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