A breve aprirò la partita Iva in regime ordinario per fornire consulenze on line su tematiche riguardanti la moda e l’abbigliamento in generale.

 

Soprattutto all’inizio, cercherò di limitare al massimo costi. A tal proposito, considerato l’obbligo di emissione della fattura in formato elettronico, posso provvedere al suo invio mediante PEC o devo per forza ricorrere ai servizi di fatturazione elettronica a pagamento?

L’obbligo di fatturazione elettronica

A partire dal 1° gennaio 2019, sia nei rapporti tra soli titolari di partita iva sia nei rapporti tra partite iva e privati, è necessario che la fattura a documentazione dell’operazione avvenga in formato elettronico XML.

La fattura deve transitare dal sistema di interscambio (S.d.I.) dell’Agenzia delle entrate.

 

Sono previsti specifici casi di esonero dalla fatturazione elettronica. Il riferimento è ai contribuenti forfetari o c.d minimi.

 

Detto cio, per alcuni è previsto invece il divieto di emissione della fatturazione elettronica basta pensare ai fisioterapisti, psicologi, radiologia ecc.

 

Il divieto è legato a blocchi imposti dal Garante della privacy. Considerata la “sensibilità” dei dati trattati.

L’emissione della fattura elettronica

La fattura, rispetto al momento di effettuazione dell’operazione (ex art. 6 del DPR 633/1972) deve essere emessa entro precisi termini.

 

Le violazioni relative alla fattura elettronica possono essere anche ravvedute.

 

Ad ogni modo, la fattura immediata può essere trasmessa all’Agenzia delle entrate entro 12 gg dall’effettuazione dell’operazione.

 

Ciò comporta che, anche se:

 

  • l’esercente emette la fattura entro le  le ore 24 del giorno dell’operazione (caso tipico della fattura immediata) ovvero
  • in uno dei successivi 12 giorni (articolo 21, comma 4, primo periodo, del DPR 633/1972) decreto IVA,

 

la data del documento dovrà sempre essere valorizzata con la data dell’operazione (circolare, Agenzia delle entrate,n°14/2019).

 

Tuttavia, i 12 giorni di tolleranza, possono essere sfruttati per  per la trasmissione della fattura elettronica all’Agenzia delle entrate.

Tecnicamente la fattura è inviata al Sistema di Interscambio (S.d.I.).

 

Ipotizzando un’operazione effettuata il 28 ottobre 2020, la fattura potrà essere :

 

  • emessa (ossia generata e inviata allo SdI) il medesimo giorno, così che “data dell’operazione” e “data di emissione” coincidano ed il campo “Data” della sezione “Dati Generali” sia compilato con lo stesso valore (28 ottobre 2020);
  • generata il giorno dell’operazione e trasmessa allo SdI entro i 12 giorni successivi (9 novembre), valorizzando la data della fattura (campo “Data” della sezione “Dati Generali” del file) sempre con la data dell’operazione ( 28 ottobre 2020);
  • generata e inviata allo SdI in uno qualsiasi dei giorni intercorrenti tra l’operazione (28 ottobre 2020) e il termine ultimo di emissione (9 novembre), valorizzando la data della fattura (campo “Data” della sezione “Dati Generali” del file) sempre con la data dell’operazione (28 ottobre 2020).

 

Le regole per predisporre, trasmettere, ricevere e conservare le fatture elettroniche sono definite nel provvedimento n. 89757 del 30 aprile 2018 pubblicato sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate.

PEC o codice destinatario del cliente

Si ricorda che, per inviare correttamente una fattura elettronica, è necessario indicare nel file l’indirizzo telematico che il cliente ha comunicato al fornitore.

 

Il riferimento è:

 

  • a un indirizzo PEC, in tal caso occorrerà compilare il campo della fattura “Codice Destinatario” con il valore “0000000” (sette volte zero) e il campo “PEC Destinatario” con l’indirizzo PEC comunicato dal cliente
  • a un codice alfanumerico di 7 cifre, in tal caso occorrerà compilare solo il campo della fattura “Codice Destinatario” con il codice comunicato dal cliente.

 

E’ utile analizzare le diverse modalità di invio della fattura.

Fattura elettronica tramite PEC

Come da indicazioni contenute anche sul portale dell’Agenzia delle entrate, per trasmettere al SdI il file XML della fattura elettronica ci sono diverse modalità.

Difatti, si può utilizzare:

 

  • un servizio online presente nel portale “Fatture e Corrispettivi” che consente l’upload del file XML preventivamente predisposto e salvato sul proprio PC
  • la procedura web ovvero l’App Fatturae messe a disposizione gratuitamente dall’Agenzia delle Entrate;
  • un canale telematico (FTP o Web Service) preventivamente attivato con il SdI.

 

Detto ciò, è possibile utilizzare anche una PEC (Posta Elettronica Certificata).

 

In tale caso, il file della fattura elettronica è un allegato al messaggio di PEC.

A quale indirizzo PEC possiamo inviare la fattura elettronica? 

L’indirizzo PEC al quale inviare la fattura elettronica è “[email protected]”.

 

Una volta ricevuta la PEC, l’Agenzia delle entrate comunicherà con apposito messaggio inviato allo stesso indirizzo PEC da cui ha ricevuta la email – un nuovo indirizzo PEC-SdI a cui inviare le successive PEC contenenti le altre fatture elettroniche.

 

Attenzione, la fattura elettronica che viene inviata direttamente alla casella PEC del cliente, non passando per il SdI, è considerata non emessa. Con applicazione delle sanzioni in materia di fatturazione.

 

Dunque i passi da seguire sono i seguenti:

  1. predisporre il messaggio di PEC;
  2. inserire il file XML della fattura elettronica come allegato del messaggio di PEC;
  3. inserire e inviare, la prima volta, il messaggio di PEC all’indirizzo [email protected].

Naturalmente ti starai domandando, ok l’invio tramite PEC, ma come la predispongo la fattura da allegare alla PEC?

 

Ebbene, la fattura può essere predisposta:

 

  • con uno dei programmi gratuiti offerti dall’Agenzia delle entrate o
  • con un software di mercato che consente la sua compilazione.

 

In particolare, come riportato sul sito dell’Agenzia delle entrate, per predisporre le fatture elettroniche sono disponibili 3 strumenti:

  1. una procedura web, che oltre a predisporre consente anche di trasmettere le fatture elettroniche; per utilizzare questa procedura occorre accedere al portale “Fatture e Corrispettivi
  2. un software per PC fisso disponibile, con la sua guida, al seguente link; tale procedura consente solo di predisporre e salvare i file delle fatture elettroniche;
  3. un’App denominata “Fatturae” disponibile negli store IOS o Android; questa procedura consente anche di trasmettere le fatture elettroniche.

Gli ulteriori servizi online gratuiti per gestire il processo di fatturazione elettronica e, in particolare, il servizio di conservazione e quello di consultazione delle fatture, sono accessibili dal portale “Fatture e Corrispettivi“.

 

In sintesi, è possibile inviare la fattura elettronica tramite PEC.