Nella manovra grande attenzione è posta al pacchetto famiglia che prevede vari contributi e risorse. Tra questi, come ha spiegato il ministro per le Pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti all’Ansa, il congedo per i papà esteso a 7 giorni, un assegno universale mensile per i nuovi nati da 80 a 160 euro esentasse, valido anche per chi ha partita Iva o è autonomo, il bonus per gli asili nido da 1.500 a 3mila euro per chi ha redditi bassi e nuove risorse per costruire asili nido.

Che cosa prevede il Family Act 

Vogliamo introdurre un assegno universale per i figli, un contributo mensile dato per i figli. L’attività educativa è un’azione civica, non un fatto privato delle famiglie” ha detto Elena Bonetti presentando il “Family act“. La ministra ha spiegato che l’intenzione è quella di rendere strutturale l’assegno per ogni figlio anche attraverso nuovi investimenti. Nel Family Act è incluso un credito di imposta per il lavoro agile e family bond per nuovi servizi di cura e progetti comunitari ma anche, tra le altre cose, delle detrazioni fiscali per le persone che hanno malattie croniche e patologie gravi. In previsione anche dei contributi per la formazione professionale delle donne durante la maternità ed incentivi alle aziende per favorire il rientro dopo la maternità. 

Perché arriverà dal 2021

Il Family act, insomma, sarà un sistema permanente di sostegno ai nuclei famigliari che ha come obiettivo la creazione di un fondo per le famiglie che accompagnerà il figlio dalla nascita all’età adulta, ecco perché, molto probabilmente, andrà a sostituire le misure ad oggi vigenti che dovrebbe diventare operativo nel 2021 per una questione di tempistica. 

Nel frattempo, con la legge di Bilancio 2020, viene confermato il bonus bebè per un importo da 80 a 160 euro per 12 mesi e il bonus asilo nido, calcolato in base al reddito, e per un importo massimo di 3mila euro.

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