Governo, Agenzie Delle Entrate e Inps sempre più in sinergia per sconfiggere il fenomeno delle false compensazioni.
Secondo le ultime stime del governo si potrebbero recuperare tra l’1 e i 2 miliardi di evasione fiscale.
Il presidente dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, Pasquale Tridico, in un’intervista, di recente rilasciata, al Sole24ore si dimostra maggiormente ottimista, dichiarando che, con attente misure adottate, si potrebbe arrivare a recuperare più 5 miliardi. Questa stima tiene conto delle somme per compensazioni ritenute del tutto anomale, e dell’effetto deterrente che importanti misure potrebbero avere su tutti i potenziali evasori.

Compensazioni F24: come avverranno i nuovi controlli

Per Tridico sarebbe di fondamentale importanza la creazione di una nuova piattaforma informatica con cui l’Agenzia Delle Entrate possa andare a verificare, di volta in volta, e in concerto con l’Inps e l’Inail, la liceità delle richieste di compensazione che i sostituti d’imposta avanzano tramite il modello F24.
Un simile sistema sarebbe anche in grado, in casi estremi, di bloccare automaticamente il riconoscimento del credito. In questo modo spetterebbe al contribuente, entro 30 giorni, l’onere della prova della liceità della sua richiesta.
Ovviamente, continua Tridico, tutto ciò avrebbe anche un un effetto deterrente per chiunque volesse intentare una simile pratica fraudolenta. Il potenziale evasore sarebbe nella consapevolezza di trovarsi di fronte a un nuovo sistema informatico che può, agevolmente, leggere tutti i loro dati attraverso l’incrocio di archivi diversi, per l’appunto, quello dell’Agenzia Delle Entrate, quello dell’Inps, quello di Inail e anche quello di altri istituti.

Le altre ipotesi allo studio del governo

Questa novità si andrebbe ad aggiungere al novero di altre proposte avanzate, e che in questi giorni si troverebbero allo studio dei tecnici del governo. Fra le proposte più interessanti e di maggior scalpore ricordiamo:
– Il daspo temporaneo, o, addirittura, permanente, per tutti i professionisti abilitati che certifichino, in modo fraudolento tali crediti inesistenti, attraverso l’apposizione di visti di conformità infedeli;
– La nuo banca dati unica tra Inps, Inail e Agenzia Delle Entrate.

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