Avete in mente di guardare le stelle a San Lorenzo o festeggiare Ferragosto con un falò in spiaggia? Attenzione perché molti sono i Comuni in Italia che hanno emanato ordinanze che sanzionano in modo duro la tradizione di accendere fuochi in riva al mare.

Per molti, soprattutto tra i più giovani, certi divieti sui falò appaiono incomprensibili perché vanno a colpire quella che dovrebbe essere una sorta di “scampagnata di Pasquetta in versione estiva”. Tuttavia purtroppo i fatti di cronaca ci insegnano che non sempre i falò in spiaggia sono così innocui: di recente a Fossacesia un bambino è rimasto ferito ai piedi dopo aver camminato sui carboni lasciati ardenti dalla sera prima.

E non stupisce quindi di trovare questo Comune nella lista di quelli che hanno imposto regole severe e tolleranza zero contro chi accende fuochi in spiaggia non autorizzati.

La prassi dei falò in spiaggia, molto amata dai giovani, è considerata quindi nemica dell’ordine pubblico oltre che, in alcuni casi, dell’ambiente.

La multa per chi accende falò in luoghi non autorizzati può arrivare a mille euro: meglio essere informati quindi e, eventualmente, trovare un modo alternativo per vedere le stelle in spiaggia.

La linea cambia a seconda dei Comuni: non ne mancano alcuni che sono ancora permissivi su questa pratica. Tra gli altri, ovvero quelli che hanno vietato i falò in spiaggia, si distingue poi tra chi ha concentrato i divieti solo a ridosso di Ferragosto e chi invece lo ha esteso a tutta l’estate. Prima di organizzare un falò sotto le stelle quindi, onde evitare grane e multe, è consigliabile rivolgersi agli sportelli comunali e chiedere lumi su eventuali divieti vigenti. Vale la pena infine ricordare che, anche quando è autorizzato il falò, la prudenza resta un requisito fondamentale.

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