Si ritorna a discuter su fake news e bufale su internet, che creano allarmismi e disinformazione.
Un disegno di legge è stato presentato in Senato con l’obiettivo di contrastare questo fenomeno virale di notizie false.

Il decreto è stato presentato alla fine di febbraio, ma da allora è ancora in discussione. Il fenomeno desta molte preoccupazioni.

Fake news: fino a 5.000 euro di multa a chi le diffonde

Il disegno di legge, presentato in Senato a febbraio, contiene disposizioni per prevenire la manipolazione dell’informazione online e garantire la trasparenza sul web.

Prevede una sanzione fino a 5.000 euro per chi pubblica o diffonda tramite social media o siti di giornalismo online, notizie false e tendenziose, che riguardano avvenimenti infondati.
Oltre alla sanzione si incorre nel reato di diffamazione e quindi dovrà pagare anche i danni di riparazione al cittadino offeso.

Allarme pubblico: un anno di reclusione

Le pene diventano più pesanti se con le fake news pubblicate si desta il pubblico allarme.
Lo prevede il nuovo articolo 265-bis del Codice penale, che stabilisce che chi diffonde, anche a voce, tale tipologia di notizia falsa o tendenziosa sia punito con reclusione non inferiore a 12 mesi e l’ammenda fino a 5.000 euro.

Due anni per le campagne d’odio

Pene maggiori previste per chi pubblica o diffonda bufale dirette a costruire una campagna d’odio contro un singolo individuo o contro la collettività. Il nuovo articolo 265-ter stabilisce che chiunque si renda responsabile di tale azione o si fa promotore di campagne volte a minare il processo democratico, debba essere punito con la reclusione non inferiore a due anni e l’ammenda fino a 10.000 euro.

Bufale, fake news e post verità: quando la percezione della realtà è alterata