L’annoso problema dell’evasione fiscale in Italia potrebbe trovare una soluzione grazie all’innovazione tecnologica e a maggiori controlli sulle attività commerciali.

Parlamento e governo potrebbero accettare la sfida di dimezzare l’evasione fiscale nel giro di una legislatura. Questo in sintesi il messaggio del direttore dell’Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini, durante l’ultima audizione in commissione Finanze alla Camera sulle tematiche relative alla fatturazione elettronica.

Dimezzare l’evasione fiscale si può

Avanzando costantemente con questa linea si può raggiungere questo obiettivo”, ha detto Ruffini aggiungendo che “con la sempre maggiore organizzazione della macchina fiscale, che si perfeziona ogni anno, e con l’introduzione del meccanismo di trasmissione elettronica dei corrispettivi si potrà garantire una riduzione dell’evasione fiscale anno dopo anno”.

Solo nel 2019 sono stati sottratti oltre 2,5 miliardi di Iva, mentre 10 mila soggetti risultavano sconosciuti al fisco e più di un miliardo di euro in valori mobiliari e immobiliari sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza. Ma l’evasione complessiva annua nel nostro Paese, supera i 100 miliardi, una cifra record nel panorama europeo. Sul punto è intervenuto anche sottolineato il procuratore generale della Corte dei Conti, Fausta Di Grazia dicendo che l’evasione fiscale in Italia è un problema ancora da risolvere. “Sul fronte delle entrate – ha spiegato Di Grazia – non è stato ancora risolto il contrasto all’evasione fiscale, con conseguente mancato recupero di quanto dovuto e senza effetti benefici sulla produzione di ricchezza e sull’incremento dei consumi“.

Fattura elettronica strada giusta contro evasione

Uno dei cavalli di battaglia contro la lotta all’evasione fiscale messo in campo dal governo Conte dovrebbe essere quello della fatturazione elettronica e dalla limitazione all’uso del contante, oltre che all’incentivazione sull’utilizzo della moneta elettronica.”I risultati prodotti nella lotta all’evasione fiscale, dall’introduzione della fatturazione elettronica, dimostrano che quella intrapresa è la strada giusta“.

Lo dichiara Domenico Proietti, Segretario Confederale Uil, aggiungendo che “ora occorre procedere speditamente per aggredire un fenomeno che sottrae oltre 110 miliardi all’anno alla comunità nazionale”. La Uil propone: l’istituzione di un’authority nazionale antievasione; l’incrocio di tutte le banche dati della pubblica amministrazione; l’ampliamento del contrasto di interessi per i servizi alle famiglie; la possibilità di rendere tracciabili tutti i pagamenti, attraverso l’utilizzo della moneta elettronica; la trasmissione automatica di tutte le transazioni all’anagrafe fiscale; l’estensione del sistema della ritenuta alla fonte anche per i redditi da lavoro autonomo, implementando strumenti che consentano il versamento diretto dell’Iva. Per il sindacato, le proposte dovranno essere parte integrante della riforma fiscale annunciata per la prossima Legge di Bilancio.