Su età pensionabile per i giovani lavoratori di oggi, l’assegno INPS sarà inarrivabile? La domanda è d’obbligo in quanto, al giorno d’oggi, per l’accesso alla pensione INPS di vecchiaia serve aver compiuto il 67esimo anno di età.

Ma età pensionabile è destinata a salire in Italia, nei prossimi anni, in ragione dell’aumento della speranza di vita. Quindi, con certezza assoluta possiamo dire che ai giovani lavoratori di oggi 67 anni di età non basteranno per andare in pensione.

Età pensionabile per i giovani lavoratori di oggi, assegno INPS sarà davvero inarrivabile?

Anzi il requisito anagrafico, per coloro che sono ai primi passi nel mondo del lavoro, si alzerà in media a 71 anni rispetto agli attuali 61,8 anni. Questo è quanto, infatti, emerge da un rapporto sulle pensioni dell’OCSE. Che è l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico.

In altre parole, con questo aumento rilevante età pensionabile per i giovani lavoratori di oggi, l’assegno INPS rischia di essere in tutto e per tutto inarrivabile. Non a caso i Sindacati già da qualche mese a questa parte hanno chiesto al Governo italiano, proprio per i giovani, l’istituzione della pensione di garanzia. Così come è riportato in questo articolo.

Dati OCSE sul ritiro dal lavoro in Italia, attualmente il requisito medio anagrafico è di 61,8 anni

Età pensionabile, per i giovani lavoratori di oggi, sarà in futuro tra le più alte proprio in Italia con 71 anni. Sempre secondo il rapporto dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo sulle pensioni. Mentre attualmente nel nostro Paese la media anagrafica di ritiro dal lavoro si attesta a 61,8 anni. Ovverosia, oltre 5 anni al di sotto rispetto al requisito anagrafico che è richiesto per la pensione INPS di vecchiaia. E questo grazie alle opzioni sulle pensioni anticipate tra la Quota 100, l’Opzione Donna e l’Ape Sociale.

Misure che, nel rispetto dell’anzianità contributiva richiesta, permettono il ritiro anticipato dal lavoro, rispettivamente, a 62, a 58-59 ed a 63 anni.