Io credo nel popolo italiano. È un popolo generoso, laborioso, non chiede che lavoro, una casa e di poter curare la salute dei suoi cari. Non chiede quindi il paradiso in terra. Chiede quello che dovrebbe avere ogni popolo“, affermava Sandro Pertini. Un concetto che risulta valido anche ai giorni nostri, soprattutto considerando il difficile periodo storico in cui ci ritroviamo a vivere.

Complice la crisi economica in atto, infatti, molte famiglie riscontrano delle serie difficoltà ad arrivare alla fine del mese.

Se tutto questo non bastasse, per molte persone trovare un posto di lavoro sembra essere una vera e propria chimera. Proprio in tale contesto rivestono un ruolo importante i vari aiuti economici messi a disposizione da parte del governo, come ad esempio il reddito di cittadinanza.

Entro quanto tempo devi trovare lavoro se prendi il reddito di cittadinanza

Sussidio introdotto dal Movimento 5 Stelle al fine di offrire un sostegno alle famiglie economicamente disagiate, non mancano le polemiche sul reddito di cittadinanza. Questo perché si teme possa scoraggiare la ricerca di lavoro. Un punto di vista che sembra essere condiviso anche dal governo Meloni, pronto ad apportare importanti modifiche al sussidio.

In particolare l’obiettivo è quello di non erogare più il reddito di cittadinanza ai cosiddetti occupabili. Ovvero le persone che hanno un’età compresa tra i 18 e i 59 anni, senza minori a carico e soprattutto che possono lavorare. Ma entro quanto tempo deve trovare un impiego lavorativo un soggetto che percepisce il reddito di cittadinanza?

Addio al sussidio nel 2023, gli occupabili troveranno tutti lavoro?

Secondo Luca Bianchi, direttore Svimez, associazione per lo sviluppo e dell’industria del Mezzogiorno, sarà molto improbabile che tutti i cosiddetti occupabili riescano a trovare un impiego entro la fine dell’anno 2023. Questo perché:

“Moltissimi dei percettori pur essendo ‘occupabili’ hanno appena la terza media, è lontano dal mercato del lavoro da diversi anni, quindi senza un importante lavoro di formazione è molto difficile reinserirli nel mercato del lavoro. Il tema è la qualità delle politiche e non decidere con un tratto di penna chi rientra tra i beneficiari del ‘reddito’ e chi no”.

Il ministro per gli Affari europei, per il Sud, per le Politiche di coesione e per il PNRR, Raffaele Fitto, invece, chiede di dare tempo al Governo, anche perché si è insediato da soli trenta giorni.

Un lasso temporale indubbiamente molto ridotto per riuscire a risollevare l’economia del nostro Paese. Lo sa bene lo stesso governo Meloni che ha deciso di lasciare in vita il reddito di cittadinanza ancora nel 2023. In questo modo avrà del tempo a disposizione per intervenire ulteriormente sulla questione e introdurre delle misure grazie alle quali garantire un aiuto alle famiglie in difficoltà.