In quest’articolo cerchiamo di capire quando è possibile fare causa all’Enel. Da gennaio, infatti, le fatturazioni eccessive e i rimborsi vanno pagati in automatico ma se l’Enel non risponde del danno patrimoniale si può andare dal Giudice di Pace.

Come chiedere rimborso all’Enel

Cosa fare, dunque, quando si ha un disservizio da parte dell’Enel, ad esempio una bolletta troppo alta o una mancanza della fornitura? In tutti questi casi è possibile fare causa all’Enel ma ci sono altre vie prima di affrontare un percorso simile.

Si può chiedere il rimborso all’Enel quando la bolletta è troppo alta, quando si subisce un blackout o c’è un ritardo nella fornitura. In tutti questi casi è possibile mettersi in contatto con l’Enel mandando un fax al numero verde 800.900.150 o compilando il modulo che si trova sul sito, indicando il tipo di reclamo che si vuole fare. Per avere il rimborso è necessario che siano presenti le seguenti condizioni: che il blackout sia durato più di 90 minuti, che è stato reclamato l’allacciamento alla corrente elettrica ma non è arrivato entro 10 giorni, che è stata mandata una richiesta via fax o per raccomandata ma non è arrivata nessuna risposta entro 15 giorni e che si è rimasti in coda agli sportelli per oltre 20 minuti. Per gli importi pagati erroneamente nelle bollette della luce, questi vengono rimborsati in automatico. Oltretutto, se il blackout ha provocato danni patrimoniali ed esistenziali, come ad esempio cibo da buttare via o impossibilità di procedere all’igiene quotidiana per la mancanza di luce, è possibile procedere alla causa contro l’Enel.

Considerati i fattori necessari per poter reclamare contro l’Enel e chiedere il rimborso, qualora si fosse subito un danno patrimoniale è possibile fare causa all’Enel. Prima di tutto si può tentare la via della richiesta di rimborso economico, se non dovesse arrivare risposta si può presentare il reclamo allo Sportello del consumatore dell’energia, che dovrebbe sollecitare l’azienda.

Qualora non giungesse ancora una risposta si può contattare l’Autorità garante dell’energia e andare dal Giudice di Pace, il quale potrebbe obbligare l’Enel al pagamento del danno patrimoniale e del danno esistenziale.