“La saggezza dell’uomo non ha ancora escogitato un sistema di tassazione che possa operare con perfetta uguaglianza“, affermava Andrew Jackson. Le tasse, in effetti, finiscono spesso al centro delle polemiche perché hanno un peso non indifferente sul bilancio delle famiglie che provvedono al relativo pagamento.

Un peso che per alcuni si rivela essere insormontabile, tanto da non riuscire ad adempiere ai propri obblighi nei confronti del Fisco. Per questo motivo il Governo, con la Legge di Bilancio 2023, ha deciso di andare incontro alle esigenze dei cittadini alle prese con delle difficoltà economiche grazie a nuova tregua fiscale.

Cancellazione e rateizzazione delle cartelle esattoriali

In base a quanto si evince dal sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze, la Legge di Bilancio 2023, che ha ricevuto il via libera definitivo del Senato lo scorso 29 dicembre 2022, prevede:

“A partire dal 31 marzo 2023 cancellazione delle cartelle fino al 2015 che hanno un importo inferiore a 1.000 euro. Rateizzazione (fino a 5 anni) dei pagamenti fiscali non effettuati nel 2022 senza aggravio di sanzioni e interessi per chi, a causa dell’emergenza Covid, caro bollette e difficoltà economiche, non ha versato le tasse. Prevista una mini sanzione del 3% sui debiti del biennio 2019-2020″.

L’importo di mille euro fa riferimento alla singola voce e non al totale della cartella. In linea generale, quindi, in presenza di più debiti pregressi con il Fisco di importo inferiore a mille euro è possibile beneficiare della relativa cancellazione. Questo a eccezione delle sanzioni di competenza locale, come ad esempio le multe e l’Imu. I Comuni e le Regioni, infatti, hanno la facoltà di decidere se stralciare i tributi non pagati dai cittadini oppure se continuare a richiedere la relativa riscossione negando la rottamazione di multe e imu.

Perché l’Emilia Romagna ha detto no alla rottamazione di multe e IMU

Ebbene, in tale contesto si inserisce la decisione della giunta regionale dell’Emilia – Romagna di non applicare lo stralcio delle cartelle.

A tal proposito l’assessore regionale al Bilancio, Paolo Calvano, ha spiegato i motivi alla base di tale decisione:

“La scelta del Governo non è corretta verso chi ha pagato rispettando regole e scadenze e rischia di disincentivare comportamenti virtuosi. In Emilia – Romagna vogliamo continuare a promuovere il rispetto delle norme ed evitare ogni ripercussione negativa sul bilancio regionale, mettendo a rischio i servizi per i cittadini emiliano – romagnoli”.

I cittadini dell’Emilia Romagna che vantano debiti pregressi con la regione, inerenti il periodo compreso dal 2000 al 2015, potranno comunque pagare le vecchie cartelle esattoriali in modo agevolato. Coloro che desiderano aderire alla rottamazione quater dovranno presentare entro il prossimo 30 aprile 2023 una dichiarazione di adesione alla “Definizione agevolata. Quest’ultima deve essere inoltrata all’agente di riscossione con modalità telematica. Dovranno quindi pagare l’importo originario del debito, beneficiando però della cancellazione in automatico degli interessi e delle sanzioni aggiuntive accumulate per i ritardi.