Attenzione alle email che provengono, apparentemente, da Equitalia. Si tratta di una nuova ondata di truffa online segnalata da molti contribuenti e focalizzata soprattutto intorno alla provincia di padova. L’allarme di Fabio Di Stasio, direttore di Artigianfidi Padova e presidente dell’Upi, l’Unione Provinciale Imprese, si estende però a tutta Italia: si raccomanda di non aprire l’allegato e di non inviare assolutamente nessun dato sensibile via email. La truffa delle multe croate nella busta verde Non è purtroppo la prima volta che ci troviamo di fronte a truffe perpetrate via email: il phishing colpisce ogni anno molte vittime ma questa ultima truffa si caratterizza per la sua particolare invadenza.

Ogni giorno infatti vengono spedite più email, anche nella stessa casella di posta. Un cliente ha denunciato di aver ricevuto ben tre email fasulle in un solo giorno. Numeri che hanno portato Di Stasio, non nuovo a questi fenomeni, a parlare di un “attacco senza precedenti alla buona fede della gente”. Equitalia ha smentito la paternità delle email truffa prendendo le distanze dalle richieste inoltrate nelle caselle dei contribuenti (avvisi di pagamento e raccomandate) e ricordando che per politica aziendale l’ente di riscossione non richiede mai dati sensibili via email. Di fronte a queste richieste quindi è bene quindi diffidare e non cadere nella tentazione di aprire l’allegato nonché segnalare subito la mail alla Polizia Postale.