Al via il tanto atteso ecobonus per l’acquisto di moto e scooter elettrici o ibridi. Mancano ancora alcuni dettagli operativi, ma il più sembra ormai fatto.

Con la conversione in legge del decreto Rilancio sono diventate operative le nuove misure che ridefiniscono i contributi dell’ecobonus per l’acquisto di moto e scooter elettrici o ibridi. Si tratta di misure incentivanti a ridurre sensibilmente l’inquinamento nelle grandi città dove ci si sposta prevalentemente con mezzi a due ruote.

Ecobonus da prenotare online

A comunicare la novità è il Mise, spiegando che per veicoli nuovi di categoria L a due, tre o quattro ruote, ibridi o elettrici ( L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e e L7e.) è stato, infatti, introdotto sia il contributo al 30% del prezzo d’acquisto senza ricorrere alla rottamazione, sia aumentato al 40% il contributo già previsto con la rottamazione. In particolare, le percentuali dell’ecobonus sono così ridefinite: 30% del prezzo d’acquisto fino a massimo 3.000 euro senza rottamazione; 40% del prezzo d’acquisto fino a massimo 4.000 euro con rottamazione. A partire da oggi sarà quindi possibile prenotare, sulla piattaforma online ecobonus.mise.gov.it, il contributo per l’acquisto con la rottamazione, mentre a giorni potrà essere prenotato il contributo senza rottamazione. Prossimamente diventeranno operative anche tutte le altre novità sull’ecobonus introdotte dal Decreto Rilancio.

Come si calcola l’incentivo

Ma come si calcola esattamente l’incentivo? Come per altri tipi di incentivi messi a disposizione dal governo, è necessario innanzitutto scorporare l’iva dal prezzo del mezzo da acquistare e poi calcolare la percentuale del bonus previsto. Le imposte, infatti, non vengono mai conteggiate ai fini dell’erogazione del ecobonus. L’Iva (che non cambia) verrà quindi aggiunta al prezzo “scontato” del motoveicolo elettrico o ibrido. A ciò bisognerà poi aggiungere le spese di immatricolazione ed eventualmente quelle di rottamazione del vecchio mezzo da togliere dalla circolazione.

L’ecobonus – come spiega la legge – “può essere riconosciuto fino a un massimo di cinquecento veicoli acquistati nel corso dell’anno e intestati al medesimo soggetto“, riferendosi quindi ai soggetti come operatori di scooter sharingo di chi vuole costituire una flotta aziendale di mezzi elettrici. Il bonus è cumulabile con altri sconti e incentivi promossi dai venditori o da altri enti. Il Comune di Milano, ad esempio, ha stanziato fondi da utilizzare come incentivi per l’acquisto di autoveicoli o motoveicoli elettrici per i propri residenti e che sono perfettamente cumulabile con gli incentivi statali recentemente approvati. Tali incentivi consistono nel40% sul valore del veicolo con un limite di 1.800 euro o del 55%, con un limite di 3.000 euro, rottamando al contempo un veicolo a motore termico.

Vendite di veicoli elettrici in Italia

Ma come procedono le vendite di moto e scooter elettrici e ibridi in Italia? Il nostro Paese si piazza al quarto posto in Europa per le vendite di due ruote a basse emissioni, preceduta da Olanda Francia e Spagna. A maggio scooter e moto elettriche hanno quadruplicato le vendite rispetto allo stesso mese dello scorso anno (718 esemplari targati) complici le commesse dello scooter sharing: tuttavia la quota di mercato delle due ruote ecologiche è ancora molto bassa. Gli incentivi voluti dal Governo per favorire l’acquisto di motocicli e ciclomotori elettrici saranno in vigore per tutto il 2020, ma è quasi certo che potranno essere riproposti anche nel 2021.