Lo sconto immediato in fattura per il contribuente per ecobonus e sisma bonus, alternativo alle detrazioni Irpef, favorisce le grandi imprese e penalizza le Pmi. A rilevarlo non è soltanto la Confederazione Nazionale dell’Artigianato (CNA), ma anche l’associazione Italia Solare che ravvisa alcune incongruenze formali fra la normativa prevista dal Decreto Crescita (art. 10 comma ter DL n. 34 del 2019) e il susseguente provvedimento regolatore dell’Agenzia delle Entrate in materia.

Nello specifico, Italia Solare solleva dubbi riguardo al provvedimento attuativo emesso dall’Agenzia delle Entrate lo scorso 31 luglio 2019 (n. 660057) che rimuove di fatto il limite alla compensazione dei crediti fiscali, stabilito in 700 mila euro ad anno solare.

In pratica, la ditta che pratica i lavori di riqualificazione energetica e che pratica lo sconto immediato in fattura può recuperare l’importo sotto forma di credito d’imposta nell’arco dei cinque esercizi successivi senza applicazione di alcun limite. Una misura – commenta Italia Solare – che sembra fatta apposta per favorire le grandi imprese attive nel settore dell’energia mentre penalizza le Pmi che difficilmente potranno superare tale limite.

Italia Solare contro il credito d’imposta illimitato

A tal fine Italia Solare si schiera a fianco delle piccole e medie imprese che si vedono penalizzate dalla legge che istituisce lo sconto immediato in fattura e chiede di verificare se il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate dello scorso luglio sia corretto alla luce di quanto previsto dal Decreto Crescita. Una richiesta che si inserisce in un più ampio contesto di critica alla legge e che vede le associazioni di categoria premere in Parlamento per far sì che lo sconto immediato in fattura con recupero del denaro mediante credito d’imposta da parte di chi effettua i lavori venga modificato.

Ecobonus: come funziona lo sconto immediato in fattura

Il decreto crescita prevede che i contribuenti possono ottenere sconti diretti in fattura per la sostituzione della caldaia, l’installazione di condizionatori, infissi, zanzariere, ecc.

in alternativa alle detrazioni Irpef in 10 anni dell’importo speso. Lo sconto vale anche per le opere di adeguamento antisismico (sisma bonus). Ma cosa bisogna fare per richiedere il bonus? All’atto pratico, i beneficiari dello sconto dovranno comunicare la spesa sostenuta all’Agenzia delle Entrate entro il 28 febbraio dell’anno successivo ai lavori svolti o acquisti effettuati. Dal canto suo, il fornitore che ha praticato lo sconto potrà recuperare il relativo importo sotto forma di credito d’imposta da utilizzare in compensazione tramite modello F24, a decorrere dal giorno 10 del mese successivo a quello in cui è stata effettuata la comunicazione, in 5 quote annuali di pari importo. La comunicazione deve essere fatta servendosi del sito internet dell’Agenzia o utilizzando il modulo allegato al Provvedimento n .660057.