Gli incentivi per cambiare l’auto non finiscono mai. Da quest’anno è in vigore, come per il 2019, l’ecobonus, uno sconto che lo Stato riconosce al costruttore e quindi al consumatore finale per l’acquisto di una nuova auto poco inquinante. La difesa dell’ambiente sta infatti diventando un tema molto sensibile e i governi puntano a offrire maggiori tutele in questo senso.

Ma cos’è l’ecobonus e come funziona?  Si tratta, in pratica, di incentivi offerti per chi comprerà una macchina a basso livello di emissioni di CO2, come i veicoli ibridi o elettrici.

La legge di bilancio prevede per il 2020 fino a 70 milioni di euro di bonus da scontare per l’acquisto di autoveicoli a basso impatto ambientale. Cifra che è aumentata di 10 milioni rispetto al 2019 e che probabilmente tenderà a salire anche nei prossimi anni.

Agevolazioni per acquisto auto ibrida o elettrica

In base alle disposizioni del decreto clima del 2019, l’ecobonus consiste in uno sconto per l’acquisto di auto nuove di valore non superiore a 50.000 euro. Questo sconto vale fino a 4.000 euro e viene corrisposto, secondo le tabelle inquinanti, in euro 1.500 per le auto ibride (emissioni fino a 70g/kg di CO2) e 4.000 per le auto elettriche (fino a 20 g/Kg di CO2). Ma le agevolazioni possono salire se al momento dell’acquisto di rottama una vecchia auto Euro 1,2,3 o 4 per le quali viene riconosciuto rispettivamente un bonus complessivo di 2.500 euro per l’acquisto di veicoli ibridi e 6.000 per l’acquisto di veicoli elettrici. In ultimo, le auto acquistabili devono essere state immatricolate dopo il 1 marzo 2019, cioè dopo l’entrata in vigore del decreto clima.

Le auto rottamabili

Ma quali auto potranno essere rottamate per ottenere il bonus ecologico? Secondo il decreto sono tutte quelle fino a Euro 4, cioè quelle a maggior tasso d’inquinamento ambientale, senza distinzione fra motori diesel e benzina.

Come ad esempio la Fiat Panda prodotta fra il 2003 e il 2012 o il modello della Volkswagen Golf prodotto fra il 2003 e il 2008 che potrà permettere, tramite demolizione, di ottenere il bonus governativo. Fra le auto rottamabili anche la Lancia Ypsilon prodotta dal 2003 fino al 2011, nonché la Ford Fiesta, prodotta fra il 2002 e il 2008, e dotata di motori Euro 3 ed Euro 4. Fra le auto rientranti c’è anche la Grande Punto Euro 4, nonché la terza generazione di Renault Clio (2005-20013). Ma un elenco dettagliato sarà disponibile solo dopo la pubblicazione del decreto.

Bonus anche per i taxi

Il bonus è previsto anche per taxi e autotrasportatori che vogliano sostituire il proprio mezzo con uno ibrido, elettrico o a emissioni ridotte. Allo stesso tempo, dovrebbero arrivare anche fondi fino a 10 milioni l’anno per gli scuolabus green. Il fondo sarà destinato per incentivare il servizio di scuolabus a ridotte emissioni per le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, comunali e statali, delle città metropolitane più inquinate e su cui grava la procedura di infrazione Ue. Nel dettaglio, verrà riconosciuta una detrazione fino a 250 euro per gli abbonamenti a tali servizi.

L’ecotassa per le auto diesel e a benzina

Per contro il governo cerca di disincentivare l’acquisto di auto alimentate a benzina o diesel. Per i veicoli di nuova immatricolazione, infatti, è prevista l’ecotassa per le nuove auto con emissioni di CO2 superiori ai 160 g/km. L’imposta viene calcolata in base a quattro fasce di emissioni, ovvero:

  • da 165 a 175 g/km: 1.100 euro;
  • da 176 a 200 g/km: 1.600 euro;
  • da 201 a 250 g/km: 2.000 euro;
  • oltre i 250 g/km: 2.500 euro.

E’ questa una misura disincentivante all’acquisto di veicoli di grossa cilindrata e maggiormente inquinanti che il concessionario sarà costretto ad applicare al momento dell’acquisto di un veicolo nuovo.

Tale tassa è prevista per le auto immatricolate prima del 31 marzo 2019 e vale fino alla fine del 2021 ma è ragionevole pensare che sarà prorogata anche oltre i termini previsti.