Il bonus mobili è stato prorogato dalla Legge n°234/2021, Legge di bilancio 2022. Sono confermati gli interventi all’effettuazione dei quali spetta il bonus.

Quando si pensa al bonus mobili, lo si riconduce ai soli lavori di ristrutturazione, ma in realtà non è così. Nel linguaggio di tutti i giorni si tende ad utilizzare il termine lavori di ristrutturazione per indicare anche lavori diversi tra loro, manutenzione straordinaria, ordinaria, restauro, risanamento conservativo ecc.

Dunque, è possibile affermare che il bonus mobili spetta non solo se a monte l’immobile è stato oggetto di lavori di ristrutturazione ma anche se sono eseguiti altri tipi di lavori.

Ecco la lista dei lavori che permette di accedere al bonus mobili 2022.

Il bonus mobili. La proroga nella Legge di bilancio 2022

Il bonus mobili è stato oggetto di proroga nella Legge di bilancio 2022.

Nello specifico, il bonus mobili spetterà nella misura del 50 per cento delle spese sostenute per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici ed è calcolato su un ammontare complessivo non superiore:

  • a 10.000 euro per l’anno 2022,
  • 5.000 euro per gli anni 2023 e 2024.

Il precedente limite in vigore per l’anno 2021 era pari a 16.000 euro.

In riferimento alle spese 2022, il bonus mobili spetterà ai contribuenti che usufruiscono della detrazione ex art. 16-bis del DPR 917/86, TUIR, limitatamente agli interventi di recupero del patrimonio edilizio iniziati a decorrere dal 1º gennaio 2021.

Il bonus mobili spetta anche insieme al superbonus.

Il bonus mobili. Non solo con lavori di ristrutturazione

Il bonus mobili non spetta solo se correlato all’esecuzione di lavori di ristrutturazione in senso stretto.

Nello specifico, i lavori edilizi che danno diritto all’ulteriore detrazione del 50% possono essere così individuati (Guida Agenzia delle entrate):

  • manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti. I lavori di manutenzione ordinaria su singoli appartamenti (per esempio, tinteggiatura di pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti, sostituzione di infissi esterni, rifacimento di intonaci interni) non danno diritto al bonus;
  • restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile
  • manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali;
  • ecc.

Attenzione, vale sempre la regola in base alla quale per ottenere il bonus mobili 2022 è necessario che la data dell’inizio dei lavori di ristrutturazione preceda quella in cui si acquistano i beni.

Non è fondamentale, invece, che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’immobile.

Inoltre, i mobili e gli elettrodomestici acquistati possono essere destinati anche ad un ambiente diverso dello stesso immobile oggetto di lavori. Il bonus spetta altresì quando i mobili e i grandi elettrodomestici sono destinati ad arredare l’immobile ma l’intervento cui è collegato l’acquisto viene effettuato su una pertinenza dell’immobile stesso, anche se accatastata autonomamente.