In questi giorni si sta tanto parlando del reddito di cittadinanza e delle possibili modifiche che il nuovo esecutivo a guida Mario Draghi ne vorrebbe apportare.

Come sappiamo, la maggioranza di governo è ampia e i partiti politici che la compongono hanno spesso idee differenti, soprattutto in merito a temi caldi come il reddito di cittadinanza.

Nella Legge di Bilancio, il governo starebbe per apportare alcune modifiche all’istituto, che andranno in senso restrittivo, a cominciare dai controlli effettuati in fase di richiesta del sussidio e dal numero di proposte di lavoro che potranno essere rifiutate.

Vediamo meglio di cosa si tratta.

Ecco perché, dal 2022, i percettori del Reddito di Cittadinanza rischiano di cambiare città

Come già detto, la Legge di Bilancio 2022 dovrebbe apportare alcune modifiche sostanziali all’istituto del reddito di cittadinanza.

Il testo ufficiale del disegno di legge non è ancora stato pubblicato, ma, in questi giorni, alcuni organi di stampa ne hanno divulgato i contenuti.

Per quanto riguarda il reddito di cittadinanza, le proposte di modifica più importanti sono due:

  • la riduzione del numero di proposte di lavoro che si possono rifiutare prima di vedersi togliere il sussidio;
  • la distanza entro la quale potrà essere proposta un’offerta di lavoro.

In sostanza, nel disegno di legge di Bilancio 2022 viene previsto che il numero massimo di offerte di lavoro rifiutabili è di due (e non più 3, come accade oggi). Dal 2022, inoltre, la prima offerta dovrà essere entro 80 chilometri, ma la seconda potrà arrivare da qualsiasi parte d’Italia.

Ovviamente, allo stato attuale, si tratta di semplici indiscrezioni. Per avere certezze in merito alle modifiche del reddito di cittadinanza, bisognerà attendere la pubblicazione, e dunque la lettura, del testo definitivo della Legge di Bilancio 2022.

 

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