L’agenzia delle entrate, con la risposta all’interpello n. 650 del 1° ottobre 2021, ha fornito utili chiarimenti in merito all’agevolazione del Bonus prima casa a favore dei giovani di età inferiore ai 36 anni. l’Istante, in particolare, chiede se sia possibile usufruire dell’agevolazione in commento anche per la stipula di un contratto preliminare di compravendita. Ecco la risposta dell’Agenzia delle entrate.

Il quesito del contribuente

L’istante, intende stipulare e registrare un contratto preliminare per l’acquisto di un immobile abitativo in base al quale si prevede il versamento di importi a titolo di acconti e caparra.

l’istante vorrebbe usufruire dell’agevolazione del bonus prima casa under 36.

Ciò posto, lo tesso chiede all’Agenzia delle entrate se il bonus in argomento possa applicarsi anche in sede di registrazione del contratto preliminare.

Bonus Prima Casa under 36, è valido soltanto in caso di compravendita definitiva

L’agevolazione, spiega l’Agenzia delle entrate, “si applica agli atti traslativi a titolo oneroso della proprietà di prime case di abitazione”, ad eccezione di quelle di categoria catastale A1, A8 e A9.

Il contratto preliminare, invece, è soltanto un accordo con il quale le due si obbligano alla stipula di un successivo contratto di compravendita.

Il preliminare (o compromesso) produce tra le parti solo effetti obbligatori e non reali e, dunque, non è idoneo a trasferire la proprietà dell’immobile.

La tassazione di quest’ultimo resta, pertanto, invariata e, ovviamente, non sarà possibile usufruire del bonus prima casa under 36.

Ad ogni modo, chiarisce l’Agenzia delle entrate, alla stipula del contratto definitivo di compravendita potrà essere presentata domanda di rimborso per il recupero dell’imposta proporzionale versata per acconti e caparra in misura superiore all’imposta di registro dovuta per il contratto definitivo.

 

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