Modifiche al Codice della Strada, auto elettriche, nuovi limiti di velocità. Sono alcune delle cose che interessano gli automobilisti italiani oggi. Novità ma soprattutto curiosità che non possono non riguardare anche il DUC, acronimo che sta per Documento Unico di Circolazione. Si tratta di un documento che deve essere presente nel veicolo di un automobilista per considerare lo stesso automobilista in regola con la circolazione stradale.

Dubbi e perplessità per gli automobilisti

Si tratta a tutti gli effetti di un autentico nuovo modello di documento di identità della nostra auto.

Ma di cosa si tratta, chi è obbligato a portarlo dietro e perché, sono tutti quesiti che devono essere risolti dal momento che i dubbi sono tanti. E visto che si tratta di obbligo e quindi di un documento che riguarda la corretta circolazione dal punto di vista legale, ecco che la mancata conoscenza di queste regole può produrre gravi conseguenze e sanzioni piuttosto pesanti ai soggetti che sono obbligati alla novità.

“Buonasera, sono Andrea, un vostro lettore. Volevo porvi un quesito anche se non so se potete darmi risposta visto che forse non è esattamente un argomento fiscale. Parlo del Documento Unico di Circolazione che sostituisce il libretto di circolazione del veicolo. Io ho una auto immatricolata nel 2020 e porto dietro ancora il libretto di circolazione. Del DUC non ho niente. Eppure credo di aver capito che adesso il libretto non vale più come non vale il certificato di proprietà. Ma dove posso rivolgermi per ottenere questo nuovo documento? Non vorrei incorrere in multe e sanzioni.”

Il Documento Unico di Circolazione, di cosa si tratta?

Il nuovo documento di identità dei veicoli cambia nome. Non è più il tanto familiare libretto di circolazione. Adesso si chiama Documento Unico di Circolazione (DUC). Un documento moderno, elettronico, che sostituisce di fatto sia il libretto di circolazione che il Certificato di Proprietà (CDP).

La gestione delle burocrazie legate alle auto e a tutti gli altri veicoli di un automobilista va verso la digitalizzazione e la semplificazione. E il DUC è forse il principale esempio di questa rivoluzione digitale. Nel DUC quindi saranno presenti tutti i dati del veicolo, da quelli tecnici a quelli dell’intestatario, proprio come il libretto di circolazione di oggi. Ma dentro il Documento Unico di Circolazione, che ripetiamo, è un documento in formato digitale, ci saranno molti altri dati, dalla situazione amministrativa del veicolo alle eventuali ipoteche. A esclusione di minicar e ciclomotori, tutti gli altri veicoli dovranno presto avere questo nuovo documento.

Come funziona il DUC per auto, camion, moto e furgoni

Il DUC sarà il documento che riguarderà i veicoli di nuova immatricolazione, quelli immatricolati una seconda volta e anche quelli che saranno oggetto di passaggi di proprietà. E come al solito gli uffici pubblici dove ottenerlo resteranno le Agenzie di Pratiche Automobilistiche, il PRA e la Motorizzazione Civile. Per i veicoli di vecchia immatricolazione (immatricolati o acquistati entro il 30 settembre 2021, ndr) il DUC non è ancora obbligatorio. Ma lo è per i veicoli immatricolati a partire dal 1° ottobre 2021. Ed è l’intestatario del veicolo, cioè il proprietario, il soggetto che deve provvedere a richiedere il documento. Per mezzi usati, invece, sarà il nuovo proprietario a doverlo richiedere.

Cosa ci guadagna il proprietario del veicolo con il nuovo Documento Unico di Circolazione

Abbiamo già detto della semplificazione, evidente vantaggio per proprietari dei veicoli. Perché potranno dire stop a documenti in formato cartaceo da portare nel veicolo. Documenti soggetti a usura, smarrimento, furto e così via dicendo. Il nuovo documento è elettronico, si può portare sullo smartphone con il meccanismo ormai conosciutissimo del QR Code. Ma per l’automobilista il vantaggio di questa novità è anche quello della riduzione dei costi da sostenere per munirsi dei documenti utili alla circolazione.

Per esempio oggi servono 4 marche da bollo da 16 euro per un esborso complessivo di 64 euro. Con il DUC basteranno invece due marche da bollo e quindi 32 euro di spesa. Ma vantaggi in termini economici si avranno pure nei confronti dell’ACI, le cui prestazioni vanno sempre pagate.