In caso di divorzio il nuovo partner del genitore con cui vivono i figli non deve turbare il rapporto di questi ultimi con il genitore.

Ieri la Corte di Cassazione, oltre alla sentenza che stravolge l’assegno di mantenimento all’ex coniuge, ha emesso anche una sentenza per i genitori separati e divorziati che non devono coinvolgere troppo i figli nei rapporti con i nuovi partner qualora tali rapporti li turbino.

La presenza di un estraneo al fianco del padre o della madre, infatti potrebbe portare i minori a non riuscire a rapportarsi con la nuova figura imposta.

Se il minore, quindi, soffre il disagio di vivere con il nuovo compagno del genitore affidatario il giudice può anche prendere la decisione di trasferirlo presso l’altro genitore.

La sentenza 11448 del 10 maggio 2017, quindi stabilisce quelli che devono essere i rapporti dei figli minori con i nuovi compagni dei genitori collocatari.

I genitori collocatari, quindi, devono prestare attenzione a quella che è la vita quotidiana dei figli e nell’introdurre una nuova figura all’interno della casa non devono turbarla. I minori, infatti, sono già turbati dal mutare del contesto familiare e potrebbero vivere un ulteriore disagio con la presenza di un estraneo al fianco del genitore con cui vivono,al punto da rifiutare la figura del nuovo partner e quella dello stesso genitore. Molto spesso, quindi, i giudici sono stati portati a regolamentare le visite del genitore senza la presenza del successivo partner per non turbare i rapporti intimi e personali già incrinati dalla separazione.

Questo non significa che agli incontri il nuovo partner non debba partecipare ma solo che se la sua presenza turba il minore , è bene che l’estraneo non sia presente per quanto il genitore abbia diritto a rifarsi una vita con un’altra persona. La prole, infatti, dopo la separazione e il divorzio dei genitori ha bisogno di tempo per elaborare il cambiamento e coinvolgere nella vita dei figli un nuovo partner troppo presto potrebbe creare disagi e turbamenti.