Più tempo per presentare domanda di Naspi e Dis-Coll all’Inps durante il periodo di emergenza da coronavirus. Lo prevede il decreto legge Cura Italia del 17 marzo 2020 con il quale si forniscono indicazioni sulle misure a sostegno del reddito.

In sostanza ci saranno a disposizione 60 giorni in più di tempo per presentare domanda di Naspi dopo il licenziamento. Con successivo messaggio, numero 49 del 30 marzo 2020, l’Inps ha infatti precisato che coloro che hanno perso il lavoro involontariamente quest’anno avranno 128 giorni di tempo, anziché 68, per presentare domanda all’Inps.

Due mesi in più di tempo per la Naspi

In buona sostanza viene concesso più tempo per richiedere la Naspi e la Dis-Coll all’Inps per chi perde il lavoro entro il 31 dicembre 2020. Le domande così presentate oltre il 68 esimo giorno canonico non saranno quindi respinte per decorrenza dei termine e verranno elaborate dall’istituto come valide. La decorrenza dell’indennità sarà quindi a partire dal momento in cui si presenterà la domanda di disoccupazione che potrebbe quindi avvenire, al limite, anche dopo 128 giorni dalla data di licenziamento. Resta inteso che se la domanda è presentata il giorno dopo la data di licenziamento, la prestazione decorrerà dall’ottavo giorno successivo, mentre se la domanda è stata presentata successivamente all’ottavo giorno la prestazione decorrerà dal primo giorno successivo alla data di presentazione della domanda.

Riesame delle domande già respinte

Le domande Naspi e Dis-Coll respinte in precedenza per decadenza dei termini, cioè prima dell’emanazione del decreto Cura Italia, saranno riesaminate d’ufficio dall’Inps. Questo perché il messaggio di cui sopra fa riferimento al periodo 1 gennaio – 31 dicembre 2020 quindi a un periodo temporale retroattivo. Pertanto chi si è visto respingere la richiesta di Naspi o Dis-Coll per eventi di disoccupazione involontaria antecedenti il 17 marzo 2020 non dovrà preoccuparsi di ripresentare la richiesta perché l’Inps riesaminerà la domanda già presentata d’ufficio e la accoglierà.

Naspi anticipata

Anche la richiesta di Naspi in forma anticipata è stata prorogata per quest’anno. I termini per le domande di incentivo all’autoimprenditorialità passano da 30 a 90 giorni. Analogamente le domande che sono state respinte in precedenza (dal 1 gennaio 2020) perché presentate fuori termine, saranno riesaminate d’ufficio e accolte. Slittano da 30 a 90 giorni anche i termini per comunicare all’Inps le comunicazioni del reddito annuo presunto da parte dei percettori delle prestazioni Naspi e Dis-Coll nelle ipotesi di contestuale svolgimento di attività lavorativa autonoma/subordinata/parasubordinata in corso di percezione delle suddette indennità.

Disoccupazione agricola

Prorogati infine anche i termini per la presentazione delle domande di disoccupazione agricola di competenza 2019. Ci sarà più tempo per i beneficiari della prestazione che potranno presentare la domanda all’Inps entro il 1 giugno 2020, rispetto alla data del 31 marzo.